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domenica 31 agosto 2014

Prove inoppugnabili...

Già, quando si sostiene una tesi bisognerebbe avere degli elementi solidi per poterla dimostrare.. Ma esistono delle prove veramente inoppugnabili? A sentire Esopo, parrebbe proprio di no, anzi...

Se i leoni sapessero scolpire - Esopo


Un leone ed un uomo, camminando, discutevano tra loro sulla [rispettiva] superiorità. Ciascuno dei due si vantava a parole; l'uomo diceva che la razza degli uomini era più forte, l'altro che era migliore quella dei leoni. E vi era nella via una stele di pietra, nella quale era stato scolpito un leone catturato da un uomo.
Allora l'uomo disse al leone: "Vedi come siamo più forti di voi". E quello, dopo aver sorriso, disse: "Se anche presso di noi vi fossero degli scultori, osserveresti più uomini catturati dai leoni che leoni dagli uomini".

Quando si dice:  "scolpito nella pietra"...

domenica 24 agosto 2014

Facezie d'Agosto

Ok, ogni tanto abbiamo bisogno di fare quattro chiacchiere per rilassarci e quindi cosa c'è di meglio delle “Facetiae” di Poggio Bracciolini?
Come ricorderete, a questo studioso ed al suo lavoro di ricerca di manoscritti dobbiamo la riscoperta di molte opere della letteratura latina.
Ma, come promesso, riprendiamo fiato per un attimo e parliamo appunto delle “Facezie”, una raccolta di favole, storie strane, motti di spirito e invettive che non risparmiamo nessuno, né medici, né clero, né funzionari. I costumi sessuali, l'ignoranza e l'avarizia sono i bersagli preferiti degli strali  dell'autore tuttavia, considerando la stagione e la voglia di oziare che porta con sé, scelgo per noi questo piccolo brano.

Bonacii Guasci qui tam tarde e lecto surgebat 

Bonacius, adolescens facetus ex familia Guascorum, dum essemus Constantiae, admodum tarde surgebat e lecto. Cum socii eam tarditatem culparent, quidne tamdiu in lecto ageret, percunctarentur, subridens respondit: 'Litigantes disceptantesque ausculto. Adsunt enim mane mihi e vestigio cum expergiscor duae habitu muliebri, Sollicitudo videlicet et Pigritia; quarum altera surgere hortatur et aliquod operis agere, neque diem in lecto terere; altera priorem increpans, quiescendum asserit, et propter frigoris vim in calore lecti permanendum, indulgendumque corporis quieti, neque semper laboribus vacandum. Prior insuper rationes suas tuetur. Ita ut, cum diutius disputent atque altercentur, ego, tanquam aequus judex, nullam in partem declinans, audio disputantes, exspectans quoad sint sententia concordes. Hoc fit ut surgam tardius, exspectantes litis finem.'.

 
Di Bonaccio de' Guasci che  si alzava molto tardi dal letto

Bonaccio, adolescente spiritoso della famiglia dei Guasci, mentre eravamo a Costanza, si alzava dal letto
assai tardi . E quando gli amici gli rimproveravano questa lentezza e gli domandavano che cosa facesse per tanto tempo nel letto, egli, sorridendo, rispondeva: 'Ascolto i litiganti che discutono. Al mattino infatti quando mi desto sono presso di me due figure con abito di donna, ossia, la Sollecitudine e la Pigrizia: delle quali l'una mi esorta ad alzarmi e a fare qualcosa, a non trascorrere la giornata nel letto; l'altra, rimproverando la precedente,  afferma che devo restare a riposo, e che a causa del freddo è meglio restare  nel calore del letto, e che bisogna abbandonarsi alla quiete del corpo, e che non si può sempre andare qua e là per fare dei lavori. La prima difende le sue ragioni. E così, poiché discutono e litigano più a lungo, io, giudice equo, non pendendo per nessuna delle parti, ascolto i contendenti, aspettando che arrivino ad un accordo . E ciò fa sì che mi alzi tardi, nell'attesa della fine della lite.'.

Allora, deve essere per questo....

venerdì 15 agosto 2014

La Pausa

Un paio di settimane fa sono stato a Valencia, per un fine settimana, e così ne approfittiamo per introdurre due nuovi personaggi in questa galleria, lo scrittore Vicente Blasco Ibáñez ed il pittore José Benlliure, entrambi originari di questa città.
Cominciamo dal primo, attivista repubblicano e scrittore impegnato. La sua passione politica gli costò cara e così, durante una delle persecuzioni che subì, venne in Italia e qui scrisse “En el país del arte” (“Nel paese dell'arte”), in omaggio alle bellezze del nostro paese.
Beh, se adesso vi cito “I quattro cavalieri dell'apocalisse” (“Los cuatro jinetes del Apocalipsis”) e “Sangue e arena” (“Sangre y arena”) penserete subito ai film che fanno parte, a tutti gli effetti, della storia del cinema... Ebbene sì, i romanzi, dai quali sono stati tratti questi film, sono proprio di Ibáñez.
E di romanzi di successo ne scrisse veramente molti, tra i quali “La barraca” (“La casa colonica”), del quale potete vedere, se vi piace il romanzo naturalista, l'omonima serie televisiva della Televisione Spagnola : La barraca
E infine, per chiudere, un po' di arte e, come promesso, José Benlliure, che ricevette la sua formazione proprio a Roma, all'"Accademia Spagnola delle Belle Arti", alla quale si formarono tanti pittori e scultori famosi. E, considerando che è Ferragosto e che fa caldo, scelgo una delle sue opere più note, “El Descanso en la marcha” (“Il riposo durante la marcia”). Perché anche chi è abituato a camminare molto (se non a correre..), ogni tanto, ha bisogno di una sosta.

El Descanso en la marcha - Benlliure

sabato 9 agosto 2014

Noblesse oblige..

Riprendiamo il discorso da dove l'avevamo lasciato, ossia da quell'incontentabilità che sembra non darci requie.
Qualcuno di voi avrà già indovinato, oggi parleremo dell'ultimo romanzo di uno dei miei autori preferiti, John Steinbeck: “L'inverno del nostro scontento” (1961).
Ethan discende da una famiglia molto importante di Long Island. La sua eredità, però, è davvero pesante: un codice d'onore, passato di generazione in generazione, un'ottima educazione e una grande sensibilità. Già, perché essere onesti è più difficile quando si è poveri ed il padre di Ethan ha dilapidato il patrimonio della famiglia in un investimento sbagliato, così adesso lui deve lavorare come commesso in un negozio per mantenere i suoi: la moglie Mary ed i due figli, Allen e Helen.
In verità, a lui la sua attuale condizione sociale non peserebbe: Ethan è intelligente, spiritoso, colto, innamorato e l'onestà, la lealtà e l'amicizia per lui valgono molto di più del denaro.
Ai suoi familiari, però, dover rinunciare a quello che altri invece hanno, pesa ogni giorno di più...
E così, l'ambizione e il codice d'onore vengono presto ai ferri corti e, alla vigilia di Pasqua, inizia la “passione” anche di Ethan.
Fare soldi, con qualsiasi mezzo, anche imbrogliando, perché “pecunia non olet” (il denaro non ha odore)....Ethan sa, però, che la ricchezza porta con sé altre compagne: l'avarizia, l'invidia e la paura.

Money does not change the sickness, only the symptoms.”


Il denaro non guarisce la malattia, ne cambia solo i sintomi.


Nonostante ciò, si decide a “passare il Rubicone” . Se da un lato riesce a raggiungere presto i suoi obiettivi, dall'altro si rende conto di essere sprofondato in un'infelicità senza rimedio. 
Perché non si può tradire se stessi.