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venerdì 30 settembre 2016

Il nipote di Archimede - I giocatori di dadi

Le scarpe hanno sempre avuto un posto d'onore nella speciale graduatoria degli accessori alla moda.
Probabilmente, per quelli della mia generazione, il primo vero mito furono i “camperos”...Poi, tanti altri modelli, di tanti altri brand, hanno avuto il loro momento di gloria nel corso degli anni.
E se vestire alla moda era importante, era anche difficile sottrarsi ad altri riti adolescenziali, come il primo ingresso in una sala da biliardo oppure la prima partita a poker con gli amici.
Riprendiamo, quindi, il vocabolario di greco e vediamo cosa sarebbe potuto succedere, con le dovute differenze, in un villaggio della Magna Grecia.

  1. Prologo
  2. La torta 
  3. Il nuovo scolaro
  4. La rapsodia 
  5. La lotta 
  6. L'estate 
  7. Gli immigrati 
  8. Le Olimpiadi dei bambini
  9. Il gran giorno di Diocle
  10. L'ora di religione
  11. L'ospedale delle bambole
  12. Il giorno delle elezioni
  13. La band 

Ὁ τοῦ Ἀρχιμήδους υἱωνός


Οἱ κυβευταί

Τὰ τοῦ Νίκανδρου σανδάλια κάλλιστα ἦν· ὁ Ἰβηρικὸς ὑποδηματάριος ταῦτα ἐπεποιήκει.
Ὁ Γλαῦκος τε καὶ ὁ ἀδελφὸς αὐτοῦ ἐβουλέσθην ἴσα σανδάλια πρίασθαι ἀλλὰ εἰχέτην ὀλίγον ἀργύριον.
Ἰάσων ὁ φρυνώνδειος ἀκούσας τάδε εἶπε·
-Εἰ βούλεσθον κερδαίνειν πολὺ ἀργύριον, ἐμοῦ κατόπιν ἔρχεσθον.
Ἡ ἐλπίς ταῖς παισὶ ἡδεῖα.
Ὁ ἀνήρ ἤγαγε τὼ ἀδελφὼ πρὸς τὸ κυβευτήριον καὶ ἔφηνε Νέστορα τὸν κυβευτήν.
Οἱ τοῦ Νέστορος κύβοι ἀεὶ εὖ ἔπιπτον ἀλλὰ ὁ Ἑρμῆς, ὃς τὼ παῖδε ἐφύλασσε, μετεποίησε τοὺς νόμους τῶν φυσικών καὶ ὁ Γλαῦκος τε καὶ ὁ ἀδελφὸς αὐτοῦ ἐκερδησάτην πολὺ ἀργύριον.
Τὼ ἀδελφὼ ἐδωρησάτην τὰ σανδάλια ἐν ἔθει τε τοῖς φίλοις αὐτῶν καὶ τῷ Ἰδομενεῖ ὃς ἐθαύμασε ὡς μάλιστα τοῦ δώρου.

Σ.Δ.


Il nipote di Archimede
I giocatori di dadi
I sandali di Nicandro erano molto belli; li aveva fatti il calzolaio spagnolo.
Glauco e suo fratello volevano comprare dei sandali uguali ma avevano pochi soldi.
Avendo ascoltato ciò, Giasone l'imbroglione disse:
-Se volete guadagnare molto denaro, seguitemi.
Dolce è la speranza per i bambini.
L'uomo guidò i due fratelli alla sala da gioco e presentò loro Nestore il giocatore.
I dadi di Nestore erano truccati ma Ermes, che proteggeva i bambini, cambiò le leggi della fisica e Glauco e suo fratello vinsero una grossa somma.
I due fratelli regalarono i sandali di moda sia ai loro amici che ad Idomeneo, che si meravigliò moltissimo per il dono.

sabato 17 settembre 2016

Atatürk

Beh, visto che nell'ultimo post abbiamo citato "la Grande Guerra", approfittiamone per ripassare un po' di Storia e per riannodare uno dei tanti thread di questo blog....
Con la I° Guerra Mondiale, infatti, tramonta definitivamente l'Impero Ottomano, già da molto tempo in declino.
Con la sconfitta, l'Impero Ottomano perse le regioni mediorientali e subì l'occupazione straniera: i greci occuparono la città di Smirne e truppe internazionali si stanziarono lungo la costa.
Con il trattato di Sèvres (1920) si perfezionò, poi, la liquidazione dell'Impero: fu sancita la perdita delle province arabe (soprattutto a vantaggio di Francia e Inghilterra), l'Armenia divenne una repubblica democratica e ai Curdi fu promessa la possibilità, attraverso un referendum, di ottenere l'indipendenza all'interno di uno Stato i cui confini sarebbero stati definiti successivamente.
A questo punto, un esercito turco, guidato dal generale Mustafa Kemal “Atatürk”, si ribellò e, con l'aiuto dei Russi, che fornirono armi e denaro, riuscì a sconfiggere le forze di occupazione (e, "as a result",  il sultano si rifugiò a Malta!).
Con il trattato di Losanna (1923), la Turchia fu riconosciuta come Stato indipendente e Atatürk venne eletto presidente.
Ataturk era un convinto nazionalista e riteneva che la sovranità popolare fosse l'asse portante di uno Stato in grado di governarsi in modo incondizionato.
La sovranità popolare, però, non doveva essere ottenuta attraverso il dibattito tra le forze sociali ma andava presa con la forza.
Questo concetto di sovranità popolare come mezzo per riformare lo Stato era, tuttavia, guardato con sospetto da buona parte della popolazione; nelle aree rurali più povere, il programma di modernizzazione di Atatürk veniva visto come l'imposizione del volere dell'élite urbana sulla cultura rurale, profondamente religiosa.
Grazie all'appoggio dell'esercito, Atatürk riuscì, comunque, a fare della Turchia una repubblica “con lo sguardo rivolto ai paesi occidentali”.
Le tensioni, tra militari ed élite urbana da un lato e l'Islam rurale dall'altro, continuano, però, anche oggi.