Iniziamo l'anno con una favola del “perspicace” Esopo...
Αἴλουρος ἀκούσας ὅτι ἔν τινι ἐπαύλει ὄρνεις νοσοῦσι, σχηματίσας ἑαυτὸν εἰς ἰατρὸν καὶ τὰ τῆς ἐπιστήμης πρόσφορα ἀναλαβὼν ἐργαλεῖα παρεγένετο καὶ στὰς πρὸ τῆς ἐπαύλεως ἐπυνθάνετο αὐτῶν, πῶς ἔχοιεν. αἱ δὲ, ὑποτυχοῦσαι· καλῶς, ἔφασαν, ἐὰν σὺ ἐντεῦθεν ἀπαλλαγῇς.
οὕτω καὶ τῶν ἀνθρώπων οἱ πονηροὶ τοὺς φρονίμους οὐ λανθάνουσι, κἂν τὰ μάλιστα χρηστότητα ὑποκρίνωνται.
Un gatto, avendo udito che in una fattoria alcune galline erano malate, essendosi vestito da medico ed avendo preso con sé gli strumenti utili della professione si recò da loro e, fermatosi davanti alla fattoria, domandò loro come stessero. E quelle rispondendo: "Bene", dissero, "se tu vai via di qui".Così, anche tra gli uomini, i malvagi non ingannano i prudenti, anche se fingono infinità bontà.
Beh, Esopo ci mette in guardia da coloro che sembrano preoccuparsi di noi e hanno, invece, altre mire, tuttavia voglio mettere in risalto, in questo caso, il rapporto che si instaura, a volte, tra chi fa la professione più bella del mondo (escludendo quella del “genitore”) e l'ammalato, vero o falso che sia.
Di guarigioni “lampo” dettate dalla paura, come quella delle galline, ce ne sono e continueranno ad essercene molte, così come di malanni passeggeri, dettati dalla voglia inconscia di marinare la scuola o il lavoro oppure, semplicemente, dal desiderio di oziare e di ricevere un po' di coccole.
Ma siamo sicuri che i “finti ammalati” siano tutti pigroni o ipocondriaci come Argante?
Rispolveriamo una scenetta del film “Nell'anno del Signore”, di Luigi Magni.
Un breve riassunto per chi il film non l'ha visto...
Nella Roma papalina, un gruppetto di Carbonari cospira per cambiare le cose e la storia di due di loro, il medico Montanari ed il giovanissimo Targhini (personaggi effettivamente esistiti e ghigliottinati) , si intreccia con quella del calzolaio Cornacchia e della sua amante Giuditta. Come sempre avviene, la passione politica si mescola con quella dei sensi e tra Montanari e Giuditta nasce l'amore.
Il goffo tentativo di Targhini e Montanari di pugnalare un traditore, prima che riveli tutti i segreti e comprometta i compagni, fallisce ed i due finiscono nei guai.
Insieme a Giuditta, si rifugiano in casa di Cornacchia ma subito dopo arriva anche lui e ...
Cornacchia: Ecco, si c’avevo un dubbio, mò me s’è chiarito. (a Targhini) E nun so si è chiaro pure pè voi: c’ho le corna.
Montanari: No, è che..
Cornacchia: No, è che l’anima de li mortaxxx tua e de la rivoluzione. Sta arrivanno Nardoni con la pattuglia. Famo finta che me sento male e tu sei venuto qui pè visitamme. (comincia a svestirsi e appoggiarsi sul letto) Ajo, oddio come me sento male, ajo oddio come me sento male, che c’ho?
Montanari: C’hai un core come ‘na casa, Cornà.