Beh, visto che ho
trascorso il fine settimana a Barcellona, vi racconterò qualcosa di
Joan Miró, così facciamo un break e paghiamo pegno alla Storia
dell'Arte.
E' vero, a scuola
non dedicavo alla Storia dell'Arte la stessa attenzione che dedicavo, invece, ad altre materie, rischiando di dovermela studiare sotto
l'ombrellone....Per fortuna, il nostro prof. era una persona
intelligente e guardava lontano.
Tuttavia, visto
che ormai è estate, meglio non rischiare... Magari ci si presenta
in spiaggia, a distanza di anni, e ci interroga!
E parliamo,
allora, un poco di Miró che, tra l'altro, è un personaggio affascinante ( forse, se ci fosse una forte interdisciplinarietà nelle scuole,
alcune materie non verrebbero relegate al ruolo di “cenerentole”
e l'apprendimento tutto diverrebbe più divertente).
Miró nacque a
Barcellona e fu uno dei più importanti esponenti del Surrealismo.
Durante la guerra civile appoggiò la Repubblica e così dovette
attendere la morte di Franco per ottenere i dovuti riconoscimenti del suo lavoro anche in patria.
Si dedicò sia
alla pittura che alla scultura; dovendo scegliere una delle sue
opere, prendo il “Carnevale di Arlecchino”, uno dei capolavori
del movimento surrealista perché ne rappresenta al meglio le
ambizioni di liberazione.
Nel dipinto, tra
diavoletti e animali, ci sono la torre Effeil, il suo gatto (gli
piaceva averlo vicino mentre dipingeva!) ed il globo terrestre:
riuscite ad individuarli?
Nessun commento:
Posta un commento