A volte capita, dopo tanti anni, di ritrovare un amico . E, allora, cogliamo l'occasione per introdurre il romanzo di Fred Uhlman "L'amico ritrovato", piccolo classico "moderno" che ha molti pregi, oltre a quello di trovare le parole più semplici e accattivanti per descrivere quel modo nobile e disinteressato di vivere l'amicizia che tutti (o quasi) abbiamo avuto nella breve fase della nostra adolescenza.
E molti sono gli spunti di riflessione che questa lettura suggerisce.
Perchè, sono gli amici di quegli anni che ci hanno conosciuto per come avremmo voluto essere e invece non siamo diventati e quindi, che ci piaccia o meno, conoscono per esperienza diretta una parte di noi che, a chi è entrato dopo nella nostra vita, possiamo solo raccontare.
Perchè, molto spesso, da questi amici ci separiamo per vari motivi: per un bisticcio, per competizione, ma soprattutto perchè, come è naturale, si cambia e non ci si riconosce più: quel feeling speciale che c'era prima, ad un tratto, non c'è più.
E così ognuno va per la sua strada e sul proprio cammino può anche succedere di rincontrare l'amico di ieri ma nella maggioranza dei casi questi incontri sono effimeri come delle bolle di sapone, perchè non si può ripetere il passato.
Quindi, quand'è che si ritrova un amico? Beh, Uhlman coglie perfettamente nel segno: per caso vieni a sapere che un tuo amico dei bei giorni ormai lontani ha fatto qualcosa che ti fa esclamare:"Si, è proprio tipico di lui !!! Lui era proprio così".
Perchè ritrovarsi è riconoscersi per come si era, non rincontrarsi. Leggetelo.
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