chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde nella lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue nelle orecchie.
E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.
Saffo Carme 31
(traduzione di S.Quasimodo)
Concludiamo questa trilogia dedicata all'eros introducendo la poetessa più famosa dell'antichità, Saffo.
Come tutti saprete, Saffo nacque nell'isola di Lesbo, dove tornò dopo un periodo di esilio in Sicilia e dove si dedicò all'educazione di giovani fanciulle.
Alcune sue liriche alludono a rapporti omosessuali con le sue studentesse; non è possibile affermare se si trattasse di una descrizione di rapporti reali o se si trattasse di una sublimazione della sua poesia (i versi di Saffo sono infatti estremamente eleganti) ed, in fin dei conti, nemmeno interessa.
Saffo esalta l'amore e lo mette al di sopra di tutti i sentimenti.
E sia perchè la libertà di amare chi si vuole non dovrebbe più essere messa in discussione al giorno d'oggi sia perchè questo blog, con i suoi pochi pregi e con tutti i suoi difetti, è uno spazio libero, mi prendo la licenza di saltare dal canto di Saffo a canti più recenti come la celebre canzone di Lucio Dalla "L'anno che verrà" che auspica un nuovo anno latore di grandi trasformazioni...
........
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
Come tutti saprete, Saffo nacque nell'isola di Lesbo, dove tornò dopo un periodo di esilio in Sicilia e dove si dedicò all'educazione di giovani fanciulle.
Alcune sue liriche alludono a rapporti omosessuali con le sue studentesse; non è possibile affermare se si trattasse di una descrizione di rapporti reali o se si trattasse di una sublimazione della sua poesia (i versi di Saffo sono infatti estremamente eleganti) ed, in fin dei conti, nemmeno interessa.
Saffo esalta l'amore e lo mette al di sopra di tutti i sentimenti.
E sia perchè la libertà di amare chi si vuole non dovrebbe più essere messa in discussione al giorno d'oggi sia perchè questo blog, con i suoi pochi pregi e con tutti i suoi difetti, è uno spazio libero, mi prendo la licenza di saltare dal canto di Saffo a canti più recenti come la celebre canzone di Lucio Dalla "L'anno che verrà" che auspica un nuovo anno latore di grandi trasformazioni...
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sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
.......
e nel quale, soprattutto...
si farà l'amore
ognuno come gli va...
E concludiamo, quindi, questo tema della libertà di amare con quello che ci dice un altro grande cantautore, Ivan Graziani.
La canzone si chiama "Limiti" e vi riporto, come al solito, alcune strofe:
.....
E vuoi sapere i tuoi limiti
è che ha troppi battiti
quel tuo stupido cuore
sempre a caccia d'amore
sai non è per offenderti
ma non puoi più difenderti
da una cosa normale
come quella di amare.
.....
Hei! Attilio che fai?
che sia così per sempre non vuoi
vai, corri da lei
o da lui se preferisci va
ma fallo...
...
Alla prossima.
P.S.: Eh si, Attilio, corri da chi ti pare però corri... perchè il tempo vola.
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