Iniziamo il nuovo anno con una favola benaugurante: I musicanti di Brema. Anche se non sapevo spiegare il perchè, era la mia favola preferita tra quelle dei Fratelli Grimm; ripassandola dopo quarant'anni, mi rendo conto che effettivamente gli ingredienti buoni ci sono tutti.
Questa favola non promette improbabili principi azzurri alle biancanevi e cenerentole di ogni età, non ci sono streghe cattive e casette di marzapane: come saprete, è la storia di 4 animali (un asino, un cane, un gatto e un gallo) che, una volta invecchiati, vengono maltrattati dai loro padroni e così decidono di abbandonare le loro fattorie.
C'è quindi, per iniziare, il tema dello sfruttamento e dell'umiliazione del lavoro, nonchè un altro tema a me caro che è quello della fuga: di fronte all'ingiustizia o la si combatte o la si fugge (e spesso fuggire è meglio), come riportato in un altro post.
Ma i 4 amici hanno anche un piano ardito: recarsi a Brema e diventare musicisti, per vivere liberi e senza padroni...Chissà quanti gruppi rock sono nati così? Magari l'idea gliela hanno data proprio i fratelli Grimm....Ed effettivamente chi può giurare di non aver mai sognato di diventare un cantante ricco e famoso? E quanto è stretto il legame tra canto e libertà? E' molto stretto, quasi indissolubile a parer mio e c'è poco da fare: questi musicanti di Brema sono proprio simpatici.
Ma ecco che lungo il cammino la fame si fa sentire ed allora che cosa fanno i nostri eroi? Scovata una casa abitata dai briganti, predispongono un accurato piano per cacciarli via: si dispongono a piramide, l'uno sopra la schiena dell'altro ed iniziano ad emettere ciascuno il proprio verso...I briganti vengono spaventati da questo improbabile concerto e fuggono via, lasciando la casa all'ingegnoso quartetto. E qui abbiamo la celebrazione della "fantasia al potere" oltre che la constatazione che anche chi è più forte e più cattivo di noi ha paura, soprattutto di ciò che non conosce: l'imprevedibilità è la carta vincente.
I briganti però vorrebbero riprendere possesso della casa e allora mandano in avanscoperta uno di loro..Ma il malcapitato verrà conciato per le feste e i briganti fuggiranno via terrorizzati e non torneranno più. A volte, quindi, non c'è via di uscita e siamo obbligati a combattere: quando ci tocca, facciamoci onore.
Infine, i Musicanti di Brema resteranno nella casa e vivranno felici lì per il resto della loro vita. E anche qui c'è della morale: i sogni sono belli ma non tutti sono tagliati per fare i musicisti, quindi, un po' di concretezza non guasta.
Accontentiamoci dell'amicizia, che è una delle cose che ci allieta la vita e continuiamo a sognare.I Musicanti di Brema (a Brema) |
L'amicizia,più dell'amore è un sogno realizzabile...certo occorrerebbero ingredienti che oggi non è semplice trovare,come l'ascolto..siamo presi dall'amicizia nei social..e magari quelli a "cute"..vengono trascurati
RispondiEliminaTroppi interessi,lavoro studio..o palestra,lasciano poco tempo,alle confidenze ,che poi si tramutano in amicizia...Ma forse,l'amicizia non ha necessità di grandi discorsi..sono i fatti che contano...
Comunque bel post....le favole non diventano mai vecchie ed insegnano sempre qualche cosa di nuovo
Quando ci si vuol bene ci si capisce senza bisogno di tante parole e si sta bene insieme anche in silenzio. Grazie per il contributo.
EliminaBel post. Sono stata un'amante di ogni genere di fiaba e lo sono ancora. Grazie per avermi rinfrescato i ricordi
RispondiEliminaGrazie a te. E' davvero una bella favola. L'auspicio é che, ogni tanto, anche le storie vere possano finir bene.
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