Oggi parleremo della famosa “Piramide”
(o “Gerarchia delle necessità”) di Maslow.
Nel 1954, nel suo libro “Motivation
and Personality “, Maslow divulgò la sua teoria sulla
motivazione degli esseri umani, ossia su ciò che ci spinge ad agire.
Nei post precedenti abbiamo accennato a
comportamenti dettati dalla gelosia e dal possesso, dalla ragion di
Stato (vera o presunta) e da vincoli di sangue, da uno stato di
sofferenza che trova la sua sublimazione nell'arte e nell'impegno
politico..
Maslow riordina tutte queste cose e
sostiene, in estrema sintesi, che le azioni degli esseri umani sono
guidate, di volta in volta, da impulsi biologici, necessità
psicologiche oppure dal bisogno di raggiungere mete più alte.
Provvede poi ad organizzare tutti
questi bisogni in una gerarchia: fino a quando le necessità del
livello gerarchico più basso non sono state soddisfatte, quelle del
livello gerarchico più alto non vengono percepite e non possono
fungere da propellente per l'umano agire.
I livelli gerarchici, nell'ordine (dal
più basso al più alto), sono :
- Bisogni fisiologici (alimentazione, respirazione, riposo, ecc.)
- Sicurezza (salute, lavoro, proprietà, incolumità, ecc.)
- Amore e appartenenza (amicizia, famiglia, sessualità, ecc.)
- Stima (autostima, fiducia in sé stessi, rispetto per gli altri, rispetto da parte degli altri, ecc.)
- Autorealizzazione (moralità, creatività, spontaneità, risoluzione dei problemi, assenza di pregiudizio, accettazione dei fatti, ecc.)
Per dovere di cronaca, aggiungo che la
Piramide di Maslow ha subito nel corso degli anni delle critiche,
tuttavia rimane popolare in alcune discipline.
Per esempio, io mi sono imbattuto nella
“Piramide” durante un corso di Marketing e, a prescindere dalle
opinioni che ciascuno ha sulla validità di questa gerarchia, è
significativo il fatto che nella comunicazione, sia quella destinata
a vendere prodotti al supermercato, sia quella destinata a vendere
candidati alle elezioni, questi fattori vengono attentamente pesati:
scegliere il fattore “sbagliato” (in quello specifico momento)
come leva motivazionale può portare al fallimento della strategia.
Su questo ultimo punto concludiamo ora
facendo, in tutta libertà, qualche riflessione personale sulla
Piramide di Maslow.
Al secondo livello, subito dopo il
soddisfacimento dei bisogni fisiologici, ci sono i bisogni relativi
alla sicurezza. Personalmente non amo la comunicazione troppo
focalizzata su questo tema perchè finisce per ingigantire
nell'immaginario collettivo i problemi, gettando così, da un lato,
le basi per una società via via più impaurita ed arroccata, e
allontanando, dall'altro, l'individuo dal ricercare le proprie
motivazioni nell'autorealizzazione.
Rappresentazione della piramide di Maslow |
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