Vi piacciono i mercati? Immagino di sì, e allora andiamo a visitare il mercato per eccellenza, l'agorà di Atene, in compagnia, questa volta, del poeta comico Eubulo (IV secolo a.C.).
Ἐν τῷ γὰρ αὐτῷ πάντα τὰ ἀγαθὰ ὁμοῦ πωλεῖται ἐν ταῖς Ἀθήναις· σῦκα͵ βότρυς, μῆλα͵ μάρτυρες͵ ῥόδα, ἐρέβινθοι͵ δίκαι, μύρτα͵ κληρωτήρια͵ ἄρνες͵ κλεψύδραι͵ νόμοι καὶ γραφαί.
Infatti, ad Atene, tutti i beni si vendono contemporanemente nello stesso luogo: fichi, uva, mele, testimoni, rose, ceci, processi, mirto, estrazioni a sorte (dei magistrati), agnelli, clessidre, leggi ed accuse.
Già, corrotti e corruttori ci sono sempre stati, così come l'irresistibile tentazione di ridere della decadenza dei costumi della società a cui si appartiene. Oggi, poi, grazie ad Internet e alla possibilità di effettuare delle transazioni on line, il mercato è veramente globale; saprà la satira stare al passo con i tempi?
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