E' ora di rimettere mano al
vocabolario di greco e, prendendo spunto da una delle mie
ultime letture, il romanzo “Riña
de gatos” (“Zuffa tra gatti”) di Eduardo Mendoza (2010), che
cita, tra l'altro, il celebre dipinto di Tiziano “Morte di Atteone”
( o “Diana e Atteone”), andiamo a riscoprire proprio questo
mito.
Da
Apollodoro:
Atteone - Apollodoro |
Figlio
di Autonoe e Aristeo era Atteone che, allevato da Chirone, fu
addestrato per essere un cacciatore e poi successivamente venne
divorato dai suoi stessi cani sul Citerone. E finì in questo modo,
come racconta Acusilao, poiché Zeus si adirò con lui perchè
corteggiava Semele, oppure, come affermano i più, perché vide
Artemide mentre si bagnava. E dicono che la dea mutò immediatamente
le sembianze di questi in cervo e fece impazzire i 50 cani che lo
seguivano, dai quali [Atteone] fu divorato per errore. Morto Atteone,
i cani, cercando il loro padrone, abbaiavano molto e nella ricerca
giunsero alla grotta di Chirone il quale plasmò una statua di
Atteone che fece cessare il loro dolore.
Scrivo un commento a questo post non sapendo a quale altro indirizzo rivolgermi. Vorrei soltanto segnalare al titolare del blog (che da ora in poi seguirò) l'url del mio blog personale: http://profrossi.wordpress.com
RispondiEliminaSono un docente di latino e greco presso il Liceo Classico "A.Poliziano" di Montepulciano (Siena) ed ho allestito il blog sopra citato per esprimere le mie opinioni sulla scuola ed altri argomenti e per organizzare un proficuo scambio di idee con i colleghi e i comuni lettori. Prego il titolare di segnalare il mio blog e di venirmi qualche volta a visitare. Grazie. Prof. Massimo Rossi - Montepulciano (Siena)
Ho inserito il suo link tra le pagine web "amiche".
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