Correct! E' giunto il
momento di parlare di questo glorioso protagonista della Storia e
della Letteratura.
Ma cominciamo dai
giornalini...Quanto sarebbe stata dura, nelle immense praterie del
West,la vita per Cocco Bill, il pistolero che beveva camomilla,
disegnato dalla matita di Jacovitti, senza Trottalemme?
E, passando poi alla “TV
dei ragazzi”...Zorro sarebbe riuscito, ogni volta, a riportare la
Giustizia, senza l'irraggiungibile Tornado?
E che dire
dell'indomabile Furia che, per usare il gergo calcistico,
"faceva reparto da solo" nei telefilm della nostra
infanzia?
Amarcord a parte,
passiamo alla Storia, come di consueto...
Chi ricorda il nome del
cavallo di Alessandro Magno? Beh, stiamo parlando di uno dei cavalli
più famosi della Storia...Si chiamava Bucefalo.
E sapete chi era
Incitatus? Il cavallo che l'imperatore Caligola nominò
senatore.
E voi, carissimi follower
spagnoli, vi ricordate come si chiamava il cavallo del Cid Campeador?
Esatto, si chiamava Babieca, il magnifico cavallo andaluso a
cui il Cid, già morto, fu legato per guidare i suoi nell'ultima,
vittoriosa battaglia.
E altro cavallo “storico”
era As de Oros (Asso di Denari), il cavallo di Emiliano
Zapata: secondo una leggenda, il cavallo sopravvisse miracolosamente
all'imboscata che costò la vita a Zapata (che fu crivellato di
colpi!!!).
Palomo, infine, era il
cavallo di Simón Bolivar, “El Libertador”.
E per quanto riguarda le
nostre versioni di Greco, troppo facile sarebbe ricordare Pegaso,
il cavallo degli Dei.... E, allora, parliamo dell'Iliade: come si
chiamavano i cavalli di Achille? Xanto e Balio, due
cavalli divini che avevano il dono della parola e che erano stati il
regalo di Poseidone per le nozze di Peleo e Teti.
Ed eccoci, infine, alla
Letteratura...
Vegliantino era il
nome del cavallo di Orlando,
nella “Chanson de Roland” (e poi verrà chiamato Brigliadoro
nell'Orlando Furioso).
A horse, a horse! My
kingdom for a horse!
Un
cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!
E questo era, ovviamente,
Shakespeare, con il suo “Riccardo III”.
Ma non tutti i cavalli
sono belli, coraggiosi e veloci come il vento...Ne sa qualcosa Don
Chisciotte, con il suo Rocinante, e non va molto meglio a D'Artagnan,
quando fa il suo ingresso a Parigi, in sella ad un vero e proprio
brocco.
Che siano nobili
destrieri o ronzini, però, abbiatene cura comunque, perché se è
vero che a fianco di ogni grande uomo c'è sempre una grande donna,
da quanto abbiamo visto oggi, nella stalla dei grandi uomini c'è
stato, spesso e volentieri, un cavallo.
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