Ogni tanto abbiamo bisogno di
una “spuntatina” ai nostri capelli, pochi o tanti che siano.
Già, oggi parleremo di un
altro di quei mestieri che esistono dall'alba della civiltà e che
hanno avuto, perfino, un passato glorioso.
Se Figaro fu destinato ad
imperitura gloria dall'opera di Rossini, nel Medio Evo l'ordine
raggiunse il suo massimo riconoscimento: i barbieri praticavano
infatti la chirurgia, come il film “The Physician” (“Il
medico”), di Philipp Stölzl (2013), ci ricorda: il sapere di
Ippocrate e Galeno era stato quasi rimosso in Europa e, di fatto, la
chirurgia veniva demandata a dei barbieri viaggiatori, che avevano
solo delle nozioni rudimentali mentre, invece, in Oriente fioriva la
Medicina.
E, quando eravate ragazzi, non
vi hanno mai minacciato di tagliarvi i capelli mentre dormivate, se
vi rifiutavate di andare dal barbiere? Vediamo cosa ci racconta
Plinio il Giovane....
Est libertus mihi non
illitteratus. Cum hoc minor frater eodem lecto quiescebat. Is visus
est sibi cernere quendam in toro residentem admoventemque capiti suo
cultros atque etiam ex ipso vertice amputantem capillos. Ubi illuxit,
ipse circa verticem tonsus, capilli iacentes reperiuntur. Exiguum
temporis medium, et rursus simile aliud priori fidem fecit. Puer in
paedagogio mixtus pluribus dormiebat: venerunt per fenestras (ita
narrat) in tunicis albis duo cubantemque detonderunt et qua venerant
recesserunt. Hunc quoque tonsum sparsosque circa capillos dies
ostendit.
Ho un liberto,
non privo di istruzione. Con lui riposava, nello stesso letto, il
fratello minore. A costui parve di distinguere qualcuno seduto sul
letto, che avvicinava alla sua testa dei rasoi e tagliava i capelli
dallo stesso capo. Quando si fece giorno lo stesso fu trovato rasato
sulla testa mentre i capelli giacevano per terra. In un eseguo
intervallo temporale nuovamente un fatto simile fece fede al
precedente. Un giovane dormiva insieme a molti altri nella camera dei
ragazzi: vennero attraverso la finestra (così egli racconta) due
persone vestite di tuniche bianche, rasarono un ragazzo che dormiva e
da dove erano venute se ne andarono. Anche questa volta il giorno
mostrò il ragazzo rasato e i capelli sparsi a terra.
Già, se i nostri genitori
avessero conosciuto questo racconto di Plinio il giovane, a turbare
il sonno di bambini e ragazzi, oltre all'uomo nero e al lupo cattivo,
ci sarebbero stati i “barbieri fantasma”!
Comunque il barbiere è
davvero qualcuno che ci accompagna nella nostra vita e una
chiacchierata con lui, una volta al mese, è una piacevole
tradizione. Anche se, versione di latino alla mano, non tutti apprezzano...
Tonsores loquaces habentur
nec immerito. Olim, cum quidam homo gravis et taciturnus, in
tonstrinam venisset et iussisset sibi barba met capillum tonderi,
interrogatus a tonsore: “quomodo vis tonderi?” “silentio”,
respondit.
Si hanno
barbieri chiacchieroni e non per demerito. Un giorno, essendo venuto
alla bottega un uomo serio e taciturno e avendo comandato che gli si
tagliassero la barba ed i capelli, interrogato dal barbiere: “in
che modo vuoi essere rasato?” “in silenzio”, rispose.
Beh, che vi piaccia
chiacchierare con il vostro barbiere o meno, la rasatura per oggi è
finita, quindi concludiamo con l'immortale: “Ragazzo...Spazzola!!!”
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