Lo so, siamo un po' fuori stagione per certe letture ma, sarà perché l'ultimo film che ho visto é stato "Heart of the Sea: le origini di Moby Dick" (di Ron Howard), sarà perché di recente sono stato un paio di volte ad Alicante, mi è venuta voglia di una storia al "sapore di mare".
Prima di parlare del romanzo di oggi, qualche breve riflessione sul "peso" che la balena aveva, in passato, sull'economia: pensate che nell'Ottocento era il grasso di balena ad illuminare le città... senza, si restava al buio!!! E dalla balena si ricavavano tantissimi prodotti e ciascuna delle sue parti era oggetto di una quotazione in Borsa. In pratica, la balena era, agli occhi degli armatori, un vero e proprio ipermercato!!!
Comunque, nonostante gli sforzi della Comunità Internazionale volti a proibire o, almeno, a vincolare la caccia alle balene, in alcuni paesi si continua tutt'oggi a "pescarle" (in qualche caso si tratta effettivamente di sostentamento; in altri, la motivazione ufficiale è: "fini scientifici").
Parentesi a parte, il libro di oggi é "Tierra Firme", di Matilde Asensi, nome con il quale veniva chiamata l'area del continente sudamericano più vicina al Mar dei Caraibi, che ci regala una passeggiata lungo il viale del "siglo de oro". E se la vita nelle colonie ci potrà sembrare una sorta di Far West con qualche secolo d'anticipo, non potremo fare a meno di ammirare il coraggio dei mercanti, ma anche quello dei contrabbandieri e dei pirati, degli schiavi fuggitivi e delle donne, anch'esse pioniere di questa epopea. E volendo a tutti i costi cercare un loro minimo comun multiplo, oltre che nel coraggio lo possiamo trovare in quel mix tra la quasi mancanza di scrupoli ed, al tempo stesso, il rispetto di un codice d'onore, lo sprezzo per la vita e la lealtà. Dall'altra parte, a far da contraltare, una burocrazia corrotta fino al midollo, per la quale le ragioni dei deboli sono "deboli ragioni" ed un Potere ossequioso del fanatismo religioso.
Sarà stato effettivamente così? Comunque, una volta sperimentata la vita di mare, nonostante le durezze ed i pericoli, nessuno aveva più voglia di tornare a rinchiudersi in una casa o in una bottega.
Sarà tutt'ora così?
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