Negli anni '70 viene pubblicato anche "Il contesto", di Leonardo Sciascia.
Ambientato in un paese immaginario (che però assomiglia tanto all'Italia..), attraverso le indagini dell'ispettore Rogas vengono evidenziate le contraddizioni del "sistema" di quegli anni.
Già, perchè qual è il contesto di questo paese immaginario? Una polizia che si fida degli extraparlamentari, un partito rivoluzionario che non crede nella rivoluzione, una Magistratura che si crede Chiesa, degli intellettuali che tuonano contro la borghesia e poi sono "i più borghesi di tutti", un rivoluzionario amico del Ministro della Pubblica Sicurezza...Sembrerebbe una parodia, ma c'è ben poco da ridere: non è difficile trovare delle analogie tra i personaggi del racconto e alcuni protagonisti di quegli anni.
-Bisognerebbe liberare lo Stato da coloro che lo detengono! -pensa l'ispettore Rogas.
Già, ma può liberarlo lui, che è un servitore dello Stato e quindi anche lui "detenuto"?
No, non può, perchè nel mondo di Sciascia tutto, alla fine, resta immutabile; a volte lo scrittore lascia, nei suoi romanzi, uno spiraglio per un possibile cambiamento futuro, ma le speranze di verità e giustizia appaiono quasi sempre utopistiche e lontane.
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