E' ora, a questo punto, di alzare il sipario e di parlare del teatro italiano di questi anni.
Già, perchè in Italia brilla la stella di Eduardo De Filippo.
Le sue opere portano sulla scena piuttosto che una Napoli inquietante, come sostengono alcuni critici, una Napoli che pone delle domande alle quali non si danno delle risposte.
Le situazioni sono grottesche, il sapore è amaro, tuttavia è evidente la volontà di ribellione e di denuncia da parte dell'autore.
Tra le sue opere ho scelto, non a caso, "Il sindaco del rione Sanità". Il protagonista è un camorrista, Antonio Barracano, che conscio dell'inefficienza della giustizia dello Stato, che sempre premia chi sa scivolare tra le sue maglie e sempre castiga chi è povero e ignorante, la "supplisce" nel rione Sanità, offrendo aiuto e protezione a tutti quelli che ne hanno bisogno.
Antonio è un criminale, tuttavia la gente lo apprezza per la sua capacità di fare giustizia in modo equo e leale. Assieme ad un dottore, cerca dunque di portare avanti il suo progetto, ma la sua illusione gli costerà la vita: cercando di evitare una tragedia familiare (il figlio di un panettiere vuole uccidere il padre che vorrebbe sposarsi con un'altra donna e diseredarlo), finirà accoltellato e con lui morirà anche la speranza, per i suoi protetti, di un domani di giustizia .
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