Nel post precedente avevamo visto Achille ribellarsi alla prepotenza di Agamennone e sfidare la sua autorità davanti a tutti.
Ma Achille non è irrispettoso nei confronti dell'autorità, sia pure solamente morale.
Vediamo come si comporta con Priamo, un altro re, venuto a chiedere il riscatto del corpo del figlio Ettore.
Ma dopo che Achille divino fu sazio di gemiti,
passò dal cuore e dalle membra la brama,
s'alzò dal trono all'improvviso e rialzò il vecchio per mano,
commiserando la testa canuta, il mento canuto,
e volgendosi a lui disse parole fugaci:
"Ah sventurato, quanti mali hai patito nel cuore!
E come hai potuto alle navi degli Achei venire solo,
davanti agli occhi d'un uomo che molti e valorosi
figli ti ha ucciso?Tu hai cuore di ferro."
Ed effettivamente, Priamo, "simile ai numi", è un altro personaggio nobile della storia (tra le altre cose, è , praticamente, l'unico dei Troiani a non rivolgere mai nemmeno uno sguardo di rimprovero alla bella Elena).
Visti i precedenti, non c'è da stupirsi che Achille lo preferisca al comandante supremo del suo esercito e per questo sospende la guerra per i 9 giorni richiesti dal vecchio re per consentirgli di celebrare i funerali di Ettore.
Anche Achille, quindi, conosce la "pietas"..
Post collegati: Achille -parte prima Achille -parte terza
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