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domenica 19 maggio 2013

La bisbetica indomabile

Visto che il precedente post su Socrate e Callia  ha divertito più di un lettore, continuiamo su questa scia e vediamo come Socrate affrontava la difficilissima prova della convivenza.
Come tutti sanno, Socrate era sposato con Santippe, una donna dal carattere impossibile. Si narra che Santippe sia stata l'unica persona che il filosofo non sia mai riuscito a far ragionare. Vediamo cosa ci racconta Diogene Laerzio, nelle sue "Vite dei filosofi"...Dal libro II :







Una volta Santippe prima lo insultò e poi gli tirò addosso dell'acqua. "Non dicevo", disse, "che il tuono di Santippe sarebbe finito in pioggia?".
A volte, a certe sfuriate, è meglio fare le spallucce... Ma andiamo avanti...











Ad Alcibiade che gli diceva come fosse insopportabile il ringhioso brontolio di Santippe,  "Ma io mi ci sono abituato", disse, "come se udissi il rumore incessante di un argano". "E tu", disse poi, "non sopporti le oche che starnazzano?" E poichè quello (Alcibiade)  rispose: "Ma a me producono uova e paperi", (Socrate) replicò: "Anche a me Santippe genera figli".

E non ce ne scordiamo! Ancora...







Una volta, avendogli la stessa strappato il mantello al mercato, i conoscenti lo incitavano a menare le mani, "Si, per Zeus", disse,"in modo che mentre noi facciamo il pugilato ciascuno di voi dica, Bravo Socrate, Brava Santippe?".

Ed è verità, bisogna diffidare dei falsi amici che ci incitano a dare contro il proprio partner...Molto spesso poi ridono alle nostre spalle. E infine...










Era solito dire, inoltre, che con una donna dal carattere  difficile [bisognava] essere come i cavalieri con i cavalli focosi:
"Come quelli", diceva, "una volta che hanno domato questi [cavalli] prevalgono facilmente sugli altri, così io abituandomi a convivere con Santippe mi troverò bene con gli altri uomini".

Già, la convivenza con una persona insopportabile come palestra per imparare a stare insieme agli altri.... E poi, che vita è senza un po' di pepe? 

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