Affrontiamo ora un altro dei temi sempre "caldi", andando ad attingere, come sempre, dai
classici e, nel caso specifico, dall'Eneide.
Già, forse qualcuno si
sarà chiesto perché non ho dedicato prima un po' di spazio
all'opera di Virgilio...Presto detto: la nostra professoressa
del ginnasio ci faceva fare l'analisi del periodo dei libri
dell'Eneide, che studiavamo allora come “Epica”, e così, alla
fine dell'anno, non ne potevo più di Virgilio!
Per carità, era
un'ottima insegnante e le ho voluto bene, ma ricordo ancora la noia
di quei pomeriggi in cui dovevo svolgere questo compito tutt'altro
che eccitante, quindi non meravigliatevi se ho posticipato il dovuto
omaggio alla guida di Dante nel suo viaggio ultraterreno.
Chi l'Eneide l'ha letta
avrà probabilmente indovinato..Il personaggio scelto per parlare del
tema odierno è Camilla, l'intrepida eroina dei Volsci, alleata di
Turno .
Vediamo come ce la
descrive Virgilio..
(Libro VII)
Hos super advenit Volsca de gente
Camilla [803]
agmen agens equitum et florentis
aere catervas,
bellatrix, non illa colo calathisve
Minervae [805]
femineas adsueta manus, sed proelia
virgo
dura pati cursuque pedum praevertere
ventos.
illa vel intactae segetis per summa
volaret
gramina nec teneras cursu laesisset
aristas,
vel mare per medium fluctu suspensa
tumenti [810]
ferret iter celeris nec tingeret
aequore plantas.
illam omnis tectis agrisque effusa
iuventus
turbaque miratur matrum et
prospectat euntem,
attonitis inhians animis ut regius
ostro
velet honos levis umeros, ut fibula
crinem [815]
auro internectat, Lyciam ut gerat
ipsa pharetram
et pastoralem praefixa cuspide
myrtum.
Dopo di questi arrivò
Camilla, di origine Volsca,
guidando una schiera di
cavalieri e squadroni risplendenti di bronzo,
guerriera, non abituata
lei con le mani femminee alla conocchia ed ai cesti di Minerva,
ma ad affrontare,
ragazza, i duri combattimenti e a vincere i venti nella corsa a
piedi.
Ella sarebbe capace di
volare sulla sommità degli steli di una messe intatta e non avrebbe
sfiorato con la corsa le tenere spighe, e anche se fosse nel mezzo
del mare sospesa su un flutto ingigantito correrebbe il tragitto
senza bagnarsi, con l'acqua, le celeri piante.
Tutta la gioventù,
accorsa dalle case e dai campi, l'ammira, e la folla delle madri, e
la contempla mentre avanza, attoniti gli animi e a bocca aperta, come
il regale onore veli le spalle graziose con un mantello color
porpora, come una fibbia d'oro intrecci la chioma, come la stessa
porti la faretra Licia e, come pastorale, una lancia di mirto con una
punta affissa.
Camilla, dunque, cresciuta
nei boschi e consacrata a Diana, non ha rivali. Turno, però, pur
apprezzandola, riserva per sé il compito di affrontare in campo
Enea, destinandola ad affrontare soltanto la cavalleria tirrenica.
Camilla verrà uccisa a
tradimento e questo evento spezzerà gli equilibri della guerra: dopo
la morte di Camilla, la disfatta di Turno si respira già nell'aria...
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