Ricordo che mio nonno
aveva, nel suo salone, una riproduzione del celebre quadro di Cézanne
“I giocatori di carte”.
Non c'è che dire,
l'artista francese ha immortalato, a mio avviso meglio che chiunque
altro, una passione antica come il mondo, ossia quella delle carte da
gioco.
E come in altri casi, è
una passione che coinvolge tutti: nobili e plebei, uomini e donne,
gentlemen e malandrini.
Sulla genesi delle carte
da gioco, come al solito, non vi è certezza anche se gli “storici”
sostengono che le prime carte da gioco furono introdotte in Cina...
Fatto sta che il mazzo di carte al quale sia noi che gli spagnoli
siamo abituati, quello per intenderci con Denari, Spade, Coppe e
Bastoni, ci fu portato dai Mori ed i 4 semi rappresentavano, con
grande probabilità, delle classi sociali.
Tedeschi e francesi
cambiarono poi i semi e oggi abbiamo giochi proprio per tutti: per
gli amanti del rischio, per i riflessivi e per chi cerca solo un
passatempo.
Dimmi a che gioco giochi
e ti dirò chi sei? Beh, certezze assolute non ve ne sono anche se
saper giocare ad alcuni giochi è quasi un “must” in determinati
”club”.
Le carte, quindi, sono
anche un veicolo di socializzazione. E se la trasposizione
cinematografica dell'epopea del West ha internazionalizzato il
“poker”, nei nostri giorni si è diffusa in Rete la moda di
giocare delle partite “online” . Naturalmente sono anche
disponibili delle versioni dei nostri giochi di carte preferiti per
PC o per i dispositivi mobili anche se, per uno come me, che
colleziona, tra le altre cose, mazzi di carte, si perde un po' di
magia...In fin dei conti, toccare delle carte fruscianti, guardare
negli occhi l'avversario per leggerne le intenzioni, sommare i punti
con carta e penna (il fatto che ora lo faccia il software per
qualcuno sarà stata una liberazione!) sono una parte importante del
divertimento!
Alla prossima!
Cézanne - I giocatori di carte |
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