Il Primo Maggio è davvero un giorno speciale, in cui si uniscono in un abbraccio indissolubile commemorazione e festa.
Non si può prescindere dalla commemorazione, perchè la conquista dei diritti dei lavoratori è avvenuta attraverso molte lotte e molti sacrifici, a volte estremi come quello di Placido Rizzotto (ma sono tantissimi i sindacalisti, più o meno noti, che hanno pagato a caro prezzo il loro impegno a favore degli altri).
E non si può nemmeno prescindere dalla festa e quindi dalla musica. Difficile dire qual è la canzone che meglio interpreta lo spirito del Primo Maggio, tuttavia dovendo fare una scelta quest'anno mi viene in mente "Contessa" di Pietrangeli (ma interpretata anche dai Modena City Ramblers e da chissà quanti altri...).
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Del resto mia cara di che si stupisce
anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori
non c'è più morale, Contessa.
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Facile immaginare il motivo di questa scelta..In un periodo di tagli all'istruzione e alla spesa sociale, di salari bassi e imposte alte, di lavoro che diviene sempre più un'incognita, far studiare i propri figli rischia di diventare un sogno proibito non solo per l'operaio ma anche per la piccola borghesia. Non si può non essere consapevoli che quando si consente che crescano le barriere, dirette o indirette, all'accesso allo studio di qualità, si avalla un'ingiustizia perchè se c'è una "livella" (come la chiamerebbe Totò) che può consentire un minimo di mobilità e di ricambio sociale, è proprio la scuola.
E infine un po' d'arte..Per restare a tema, scelgo "La pausa dal lavoro" di Guttuso, un'icona del nostro dopoguerra ed una speranza di rinascita
Pausa dal lavoro - Guttuso |
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