Facciamo un break e
cerchiamo di distrarci un attimo... Vi hanno mai detto che avete la
testa sulla Luna? Già, la Luna, fonte d'ispirazione per poeti e
innamorati, gatti e cantanti, e per tutti coloro che vogliono evadere
un po'. E andare sulla Luna è sempre stato il sogno dell'uomo, vero?
Sapete, in ambito letterario, chi fu il primo a fantasticare un
viaggio sulla Luna?
Assolutamente non fu
Jules Verne, con il suo “Dalla Terra alla Luna”(1865), né
Rudolph Erich Raspe (Le avventure del barone di Münchhausen
(1785)), né l'impareggiabile Cyrano de Bergerac ed il suo “L'altro
mondo o Gli stati e gli imperi della luna”(1657), e
neppure
l'Ariosto con “L'Orlando furioso” (1532: il famoso viaggio di
Astolfo sulla Luna per recuperare il senno di Orlando...carina,
comunque, l'idea che sulla Luna si trovino, ammucchiate, tutte le
cose che si perdono sulla Terra!)....
Mi
sono ricordato, infatti, di una delle traduzioni più lunghe che mi
toccò fare nei giorni del ginnasio e che, allo stesso tempo, più mi
divertì: si trattava di una parte di “Storia Vera”, di Luciano
di Samosata (II secolo d.C.). Ricordo perfino che, siccome mi faceva
ridere, alla fine tradussi anche più di quanto fosse stato
assegnato.
Beh,
l'ho cercata, l'ho trovata e ve ne ripropongo degli stralci..
Un
improvviso turbine solleva in cielo la nave che ospita i nostri eroi
che si trovano così al cospetto del re della Luna.
Vediamo
dunque come vivono questi “Lunari”..Innanzitutto i bambini non
nascono dalle donne, ma dagli uomini, che non ingravidano nel ventre
ma nei polpacci e quando è ora vi fanno un taglio e ne estraggono il
bambino.
Hanno
molte viti, che producono però acqua: quando un po' di vento le
scuote, ecco che piove grandine sulla Terra.
Anche
sulla Luna ci sono i ricchi ed i poveri. Una delle differenze che più
mi ha colpito, per la sua modernità, è che gli occhi sono “plug
and play”, ossia te li metti quando hai bisogno di vedere e te li
togli quando non ne hai più necessità. Chi li perde, se li fa
prestare quando gli occorrono; i ricchi, ovviamente, ne hanno delle
scorte.
Un'altra
meraviglia è poi un grandissimo specchio che si trova in un pozzo,
non molto profondo: chi scende nel pozzo può ascoltare tutto quello
che si dice sulla Terra (ne vale la pena?) e attraverso lo specchio
si possono vedere le persone e le città come se si trovassero
davanti a noi.
E per
finire...andiamo al principio! Pensavate che vi risparmiassi il
solito testo in greco? Neanche per idea! Eccovi un pezzettino
dell'originale “Introduzione” di Luciano.
Storia Vera - Luciano di Samosata |
[…..]Essendomi
imbattuto in tutti questi [grandi raccontafrottole], non rimproveravo
eccessivamente codesti uomini per essere bugiardi, vedendo che già i
filosofi sono soliti in questo; mi stupivo di coloro tra essi che
scrivevano fandonie pensando che ci credessimo. Perciò, avendo
anch'io il desiderio di lasciare qualcosa ai posteri, per non essere
io l'unico privo della libertà di scrivere, poiché non ho nulla di
vero da narrare - non essendomi accaduto niente degno di essere
raccontato -, ho fatto ricorso ad una bugia molto più ragionevole
delle altre: infatti almeno in questo dirò la verità, dichiarando
che sto dicendo una bugia. Così mi sembra di sfuggire al biasimo
degli altri, confessando di non raccontare nulla di vero. Scrivo
dunque di cose che non ho visto né ho saputo da altri, che non sono
avvenute e che non possono avvenire. Perciò quelli che si
imbatteranno in questo [racconto] non devono crederci minimamente.
Beh,
il viaggio di Luciano non si limita alla Luna, ma vengono raggiunti
altri luoghi fantastici...C'è perfino un soggiorno nel ventre di una
balena! Quello che accomuna i luoghi visitati, è che ovunque ci
sono ricchi e poveri e c'è sempre una guerra da combattere.
Forse
la sua “Storia vera” è più realistica di quanto dica.
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