Cominciamo ad esplorare il periodo d'oro del teatro spagnolo con una delle commedie più famose, Fuenteovejuna, di Lope de Vega.
Basata su un fatto reale, l'opera racconta la rivolta di un gruppo di contadini di un paese di Cordoba che, esasperati per i continui abusi del comandante militare del paese, si uniscono per giustiziarlo. Il Re invia un giudice per scoprire l'autore dell'omicidio ma di fronte alla fermezza del popolo, che all'interrogatorio del giudice risponde all'unisono, finisce per rinunciare a perseguire i responsabili.
-¿Quién mató al Comendador? -Fuenteovejuna lo hizo.
Questa frase finì per trascendere il nome di questo lontano luogo della Spagna per convertirsi nel grido di lotta di tutti i popoli oppressi che si fanno giustizia da soli per difendersi dalla violenza del potere. Lope de Vega è il primo drammaturgo moderno della Spagna. Distaccandosi dai modelli classici, si convertì nella voce del popolo che riconobbe nelle sue opere la trattazione delle sue passioni e delle sue necessità. Fu uno scrittore estremamente prolifico (gli si attribuiscono qualcosa come 1500 opere); una lettura che mi sento di consigliare, oltre a Fuenteovejuna, è La Dama boba, che tratta, con largo anticipo, la lotta della donna per farsi riconoscere come essere umano.
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