Riprendendo per un momento il post precedente, con Newton e la sua Teoria della gravitazione universale si chiude il Medio Evo e si entra nel siècle des lumières, ossia l'Illuminismo, che ha nella Francia il suo epicentro.
Prima di passare però a parlare di Montesquieu, Rousseau, Voltaire, Diderot, ci tengo ad accennare ad un libro che viene pubblicato nel 1721, I viaggi di Gulliver, di Jonathan Swift.
Classificato come un libro per bambini, in realtà è una brillante parodia del potere e del bellicismo, oltre che, ovviamente, del filone dei libri che raccontano viaggi avventurosi (poco prima era stato pubblicato Robinson Crusoe, di Daniel Dafoe).
Ma torniamo in Francia e alle Lettere persiane di Montesquieu, che avevamo introdotto qualche giorno fa.
Attraverso gli occhi del persiano Usbek e del suo amico Rica, che hanno lasciato la Persia animati dal desiderio di conoscenza del mondo occidentale, Montesquieu analizza il regno di Luigi XIV, sottolineandone, con ironia, vizii e manie e denunciando gli abusi della nobiltà e del clero. E' Montesquieu il primo sociologo, colui che si estranea dalla società in cui vive per poterla osservare. La tesi, che si cerca di dimostrare con le "Lettere persiane", è che una società non può durare senza virtù condivise.
Le idee di Montesquieu, soprattutto il principio di separazione dei poteri espresso nella sua opera più importante, Lo spirito delle Leggi (che, tra l'altro, fu anche messa all'Indice), oltre ad essere poi state riprese dai suoi contemporanei, sono la base su cui si appoggia ogni Stato moderno (almeno come lo intendiamo noi).
P.S.: E visto che abbiamo citato Gulliver, ricordiamoci sempre che la grandezza del nostro corpo o della nostra anima, delle nostre azioni o dei nostri sentimenti, è sempre relativa.
“Undoubtedly, philosophers are in the right when they tell us that nothing is great or little otherwise than by comparison.”
"Senza dubbio, i filosofi hanno ragione quando ci dicono che nulla è grande o piccolo se non per paragone"
P.S.: E visto che abbiamo citato Gulliver, ricordiamoci sempre che la grandezza del nostro corpo o della nostra anima, delle nostre azioni o dei nostri sentimenti, è sempre relativa.
“Undoubtedly, philosophers are in the right when they tell us that nothing is great or little otherwise than by comparison.”
"Senza dubbio, i filosofi hanno ragione quando ci dicono che nulla è grande o piccolo se non per paragone"
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