Non chiudete la porta, sto scherzando...E' solo il pretesto per introdurre Diderot che, insieme a D'Alembert , pubblica nel 1756 la sua Enciclopedia.
Ma non ho intenzione di parlare del grande sforzo fatto dai nostri eroi per raccogliere tutto il sapere in un'opera unica, piuttosto vorrei segnalarvi un libro di Diderot che ho letto qualche anno fa e che a mio avviso merita la vostra attenzione: il libro si intitola Jacques il fatalista ed il suo padrone, e la lettura è estremamente divertente.
Racconta le avventure e disavventure di Jacques, un servitore alquanto disilluso, e del suo padrone, uomo colto e generoso, che nei loro viaggi si imbattono in una serie di personaggi stravaganti e avranno modo di filosofeggiare e ragionare d'amore (con le dovute differenze, sono complementari quasi come Don Chisciotte e Sancho Panza).
Jacques crede nel destino, "tutto è scritto", quindi anche di fronte alla disgrazia non vale la pena di strepitare e strapparsi i capelli. Alla fine troverà una compagna e si sistemerà. Sarà una felicità duratura? Si vedrà....Comunque, in caso contrario, non credo che Jacques si rattristerà molto: in fin dei conti, è un fatalista.
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