Dopo un ventennio di dittatura fascista e le devastazioni della guerra, l'Italia era un paese da ricostruire sotto tutti i punti di vista. Oggi vi parlerò di uno dei padri della nostra Costituzione, Giorgio La Pira, per rendere omaggio al suo impegno civile a tutto campo.
Giorgio La Pira fu anche sindaco di Firenze; mi piace molto questo stralcio di un suo discorso, pronunciato mentre consegnava le chiavi ai primi inquilini di case frutto dell'edilizia pubblica, e ve lo riporto con piacere.
“Amate questa città come parte integrante, per così dire, della vostra personalità . Voi siete piantati in essa e in essa saranno piantate le generazioni future che avranno in voi radice. È un patrimonio prezioso che voi siete tenuti a tramandare intatto, anzi migliorato ed accresciuto, alle generazioni che verranno. Ogni città racchiude in sé una vocazione ed un mistero: ognuna è nel tempo una immagine lontana della città eterna. Amatela dunque come si ama la casa comune destinata a voi e ai vostri figli. La città è una casa comune in cui tutti gli elementi che la compongono sono organicamente collegati; come l'officina è un elemento organico della città , così lo è la Cattedrale, la scuola, l'ospedale. Tutto fa parte di questa casa comune. Vi è dunque una pasta unica, un lievito unico, una responsabilità unica che è collegata ai comuni doveri.”
Nessun commento:
Posta un commento