Lasciamo un gigante della letteratura come Boccaccio ed il '300 per imbatterci in un semigigante ed entrare così nel '400. Avete indovinato, ho intenzione di parlare del "Morgante" di Luigi Pulci, o meglio di Margutte, uno dei personaggi di questo poema. Morgante è un gigante, convertito da Orlando alla fede cristiana, mentre Margutte è un gigante-nano, in quanto è alto solo 4 metri (invece degli 8 "regolamentari"). Margutte è brutto, astuto e cattivo, tuttavia....
Io t'ho lasciato in dietro un gran capitolo di mille altri peccati in guazzabuglio che s'ì volesse leggerti ogni titolo, e' ti parrebbe troppo gran mescuglio; e cominciando a sciorre ora el gomitolo, ci sarebbe faccenda insino a luglio; salvo che questo alla fine udirai, che tradimento ignun non feci mai.
Margutte ha raccontato a Morgante tutte le sue malefatte, ma tra tanti peccati ce n'è uno di cui non è capace: tradire un amico. E forse, nell'amicizia, è tutto quello che si può chiedere. Morgante lo prende con sè.
P.S. il "Morgante" fu senza dubbio fonte di ispirazione per il "Gargantua e Pantagruel" di Rabelais, un vero classico della letteratura francese.
RispondiEliminaMolto bella questa immagine della canaglia che comunque ha un suo codice d'onore
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