Uno spettro si aggira per l'Europa...
Si, come avevamo anticipato ieri, è ora di parlare del Manifesto del Partito Comunista, di Marx e Engels.
Questo spettro è ovviamente il comunismo, e Marx ed Engels ritengono giunto il momento di contrapporre a questo spettro agitato dai conservatori un Manifesto in cui i comunisti espongano apertamente il loro pensiero.
Fondamento del pensiero marxista è la visione della Storia come lotta di classe; gli autori riconoscono la spinta rivoluzionaria della borghesia, tuttavia ormai questa classe sociale ha perduto il suo impulso innovatore, istituzionalizzando lo sfruttamento del proletariato. Il prossimo passo deve essere quindi il superamento del sistema di produzione capitalista e la sostituzione della dittatura della borghesia con la dittatura del proletariato(temporanea), per arrivare ad avere alla fine una società senza classi (il comunismo).
Gli autori analizzano le altre teorie socialiste, (la definizione "socialismo utopistico" è di Marx) a cui contrappongono il loro "socialismo scientifico": il comunismo diviene una logica conseguenza dell'evolversi della Storia.
Inoltre sottolineano la necessità di una visione internazionale del socialismo ("proletari di tutti i paesi unitevi").
Da questo momento, il mondo non sarà più lo stesso: lo spettro si materializzerà e avrà conseguenze dirompenti (non dove aveva previsto Marx, ossia nei paesi a capitalismo avanzato ma in paesi con un sistema feudale o quasi), ma questo lo vedremo quando tratteremo il Novecento.
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