Così venne chiamata la prima guerra mondiale, perchè fu il più grande conflitto bellico mai combattuto fino ad allora.
Da un lato si schierarono gli Imperi Centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria), dall'altro le forze Alleate (Francia, Gran Bretagna, Russia e Italia).
Il conflitto durò dal 1914 al 1918 e si concluse, com'è noto, con la vittoria delle forze alleate.
Ai lettori stranieri suggerisco il capolavoro di Dino Risi, intitolato per l'appunto "La grande guerra", di cui propongo uno stralcio preso da youtube:
Il film racconta, con toni antiretorici e con gli occhi di noi italiani, il dramma di questo conflitto che alla fine costerà nove milioni di morti tra i soldati e sette milioni tra i civili. La prima guerra mondiale segna, infatti, un punto di rottura con le guerre precedenti, che erano state combattute da eserciti professionali; con la "Grande guerra" c'è un'enorme partecipazione popolare al conflitto: i soldati Busacca (Vittorio Gassman) e Jacovacci (Alberto Sordi) potevano essere benissimo i nostri nonni (o bisnonni), strappati dal loro lavoro e dalle loro famiglie per essere spediti in trincea e per farsi fare a pezzi.
Scriverà più tardi Garcia Lorca:
La guerra es algo monstruoso, criminal; increíble que todavía, tras el amargo trago del catorce, haya quien piense en ella. Yo creo que la guerra es una vergüenza para nuestra civilización.
La guerra è qualcosa di mostruoso, di criminale; è incredibile che, dopo l'amaro calice del '14, ci sia ancora chi l'auspichi. Credo che la guerra sia una vergogna per la nostra civiltà.
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