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martedì 19 giugno 2012

L'ultimo uomo


Continuiamo la nostra passeggiata negli anni '80 per parlare, oggi, di '1984', il romanzo di George Orwell.
Ambientato in un futuro prossimo (Orwell lo ha scritto nel 1949; nonostante il 1984 sia passato, il romanzo resta attualissimo), ed in un mondo governato da regimi totalitari, racconta l'inutile rivolta del protagonista, Winston Smith.
Winston, a pensarci bene, ha proprio qualcosa che non va: non riesce a digerire il "Bispensiero".
Già, perchè nel paese dominato dal partito unico "Socing" e dal Grande Fratello, la mente deve adeguarsi a qualsiasi versione della verità venga fornita dal partito che, dal canto suo, la cambia in continuazione, con la conseguenza che bisogna aggiornare continuamente tutti i libri, gli articoli ed i giornali per non lasciare tracce, trasformando così perennemente la Storia.

Chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato.

Nonostante qualche piccolo errore, c'è da dire che il Socing le pensa davvero tutte e ha trovato il modo per perpetuare il suo potere.
Gli uomini, in fin dei conti, si sono sempre divisi in "alti", "medi" e "bassi": gli "alti" sono quelli della classe dominante e normalmente gestiscono il potere; a volte succede che i "medi" si alleino con i "bassi" e riescano a scalzare gli "alti", così i "medi" divengono a loro volta "alti" e gli "alti" scendono al rango di "medi".
Cardine fondamentale per evitare questo ricambio delle elites è lo stato di "Guerra Permanente":

La guerra è pace

Ed in effetti, vi sono tre continenti (Oceania, Eurasia e Estasia), organizzati in modo simile, che sono coinvolti in un conflitto interminabile per assicurarsi le risorse e la forza lavoro del quarto, l'Africa. Questa guerra non potrà mai finire, perchè non appena uno di questi paesi diviene più potente di una certa soglia, gli altri due gli si coalizzano contro.
E con una guerra sempre in corso, è facile mantenere il potere all'interno: ogni giorno i cittadini vengono indottrinati, ci sono anche i cosiddetti "2 minuti d'odio" giornalieri. Solo 2 minuti? Bastano e avanzano, perchè nel paese del Bispensiero, non c'è spazio per l'amore (i sentimenti di carattere individuale sono sempre malvisti dal potere): i figli denunciano i genitori, il marito denuncia la moglie (o viceversa), insomma tutti denunciano tutti  per fare il loro dovere di bravi cittadini.
Denunciare per che cosa? Ufficialmente quasi nulla è proibito, esiste però lo "psicoreato" e quindi, in sostanza, tutto può essere perseguito.Nessuno è libero, tutti sono continuamente spiati:

La libertà è schiavitù

Gli unici che godono di un po' di libertà sono i "Prolet", che vivono in stato di abbrutimento e conservano ancora un po' di umanità, ma il loro degrado è tale che non possono rappresentare una qualsivoglia speranza di rivolta.
E così la ribellione di Winston ha vita corta, anzi era praticamente  già nota prima di nascere: O'Brien, la sua "guida" rivoluzionaria, è in realtà un funzionario della psicopolizia.
Quando si incontrano in carcere, Winston, ignaro, gli dice:
-Hanno preso anche te!!
-Mi hanno preso tanti anni fa...- risponde O'Brien, per svelarsi.
E così per Winston inizia il calvario della "Rieducazione". Alla fine, accetterà anche lui il Bispensiero.

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