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sabato 2 novembre 2019

Best coach – parte seconda

καὶ καταβαίνοντος ἐξ Ἄλβης Καίσαρος εἰς τὴν πόλιν ἐτόλμησαν αὐτὸν ἀσπάσασθαι βασιλέα, τοῦ δὲ δήμου διαταραχθέντος ἀχθεσθεὶς ἐκεῖνος οὐκ ἔφη βασιλεύς, ἀλλὰ Καῖσαρ καλεῖσθαι

Perciò, quando Cesare scese da Alba in città, osarono chiamarlo re; ma poiché il popolo era in tumulto, egli, seccato, disse che si chiamava Cesare, non re.

Per oggi, lasciamoci guidare da Plutarco che, nelle sue “Vite parallele”, sceglie il nobile destino di Cesare come contrappeso ai giorni, straordinari,  di Alessandro. Iniziamo, dunque, dal suo incarico di governatore della provincia di Spagna. Nel suo viaggio attraverso le Alpi, passò per un villaggio barbaro talmente malridotto che i suoi amici, scherzando, si interrogavano se anche lì ci fossero invidie tra i nobili e contese per il potere.

τὸν δὲ Καίσαρα σπουδάσαντα πρὸς αὐτοὺς εἰπεῖν, ‘ἐγὼ μὲν ἐβουλόμην παρὰ τούτοις εἶναι μᾶλλον πρῶτος ἢ παρὰ Ῥωμαίοις δεύτερος.’

Cesare, parlando in serio, disse loro: - Preferirei essere il primo tra costoro piuttosto che il secondo tra i Romani.


In largo anticipo rispetto al “Better to reign in Hell than serve in Heaven” di Milton, vero? Cesare non sopportava di non essere “il numero uno”: ricchezze e onori venivano dopo.
Esaminiamo, allora, come si allenava per raggiungere il podio...
Cesare era di salute cagionevole e soffriva di epilessia; cionondimeno, non si risparmiava fatiche, disagi e pericoli, ritenendo che tali asprezze contribuissero a temprare il suo corpo.
Può essere considerato, inoltre, un anticipatore della c.d. “Information Security”:

λέγεται δὲ καὶ τὸ διά γραμμάτων τοῖς φίλοις ὁμιλεῖν Καίσαρα πρῶτον μηχανήσασθαι, τὴν κατὰ πρόσωπον ἔντευξιν ὑπὲρ τῶν ἐπειγόντων τοῦ καιροῦ διά τε πλῆθος ἀσχολιῶν καὶ τῆς πόλεως τὸ μέγεθος μὴ περιμένοντος. 

Si dice anche che Cesare, per primo, abbia cercato di scambiare messaggi con gli amici attraverso lettere cifrate quando in determinati momenti non gli era concesso di trattare di persona questioni urgenti, sia per i numerosi impegni che per la grandezza della città.

Ed a tavola, come chi è davvero nobile, dava lezioni del vero “bon ton”. Invitato a pranzo da Valerio Leone, poiché erano stati serviti degli asparagi conditi con unguento aromatico, anziché olio,  e avendo gli altri ospiti sollevato delle critiche....

‘ἢρκει γὰρ,’ ἔφη, ‘τὸ μὴ χρῆσθαι τοῖς ἀπαρέσκουσιν ὁ δὲ τὴν τοιαύτην ἀγροικίαν ἐξελέγχων αὐτός ἐστιν ἄγροικος.’

“Era sufficiente” - disse -”non mangiare quello che non piaceva: chi critica questa rusticità è lui stesso un rustico”.

Cesare, inoltre, non pensava soltanto a conquistare...

διὰ μέσου δὲ τῆς στρατείας τόν τε Κορίνθιον Ἰσθμὸν ἐπεχείρει διασκάπτειν, Ἀνιηνὸν ἐπὶ τούτῳ προχειρισάμενος, καὶ τόν Τίβεριν εὐθὺς ἀπὸ τῆς πόλεως ὑπολαβὼν διώρυχι βαθείᾳ καὶ περικλάσας ἐπὶ τὸ Κιρκαῖον ἐμβαλεῖν εἰς τὴν πρὸς Ταρρακίνῃ θάλατταν, ἀσφάλειαν ἅμα καὶ ῥᾳστώνην τοῖς δι᾽ ἐμπορίας φοιτῶσιν εἰς Ῥώμη

Nel mezzo della preparazione della spedizione militare (contro i Parti) iniziò a tagliare l'istmo di Corinto, assegnando l'incarico ad Anieno, e nel frattempo pensava di far deviare il Tevere a sud della città, con un profondo canale e, dopo averlo spezzato verso il Circeo, farlo fluire in mare presso Terracina, portando così allo stesso tempo agio e sicurezza a coloro che venivano a Roma per commerciare.

E tanti altri erano i progetti in corso di allestimento (la bonifica delle paludi di Pomezia e Sezze,   la costruzione di dighe, la bonifica del litorale di Ostia...)..

ἡ δὲ τοῦ ἡμερολογίου διάθεσις καὶ διόρθωσις τῆς περὶ τὸν χρόνον ἀνωμαλίας φιλοσοφηθεῖσα χαριέντως ὑπ᾽ αὐτοῦ καὶ τέλος λαβοῦσα γλαφυρωτάτην παρέσχε χρείαν. 

La riforma del calendario e la correzione dell'errore verificatosi nel calcolo del tempo, da lui studiata ed applicata con ingegno, arrecò un'utilità pratica molto apprezzata.

In sintesi, se vogliamo provare a trasformare i comportamenti di Cesare in un training plan per i leader dei tempi moderni:

  • Non fuggire il duro lavoro: è l'impegno richiestoci che attribuisce un valore ai beni, sia a quelli materiali che a quelli spirituali. Quello che ci costa poco, vale poco.
  • Avere sempre un occhio di riguardo per la delicatezza delle informazioni: il mettere in piazza le proprie “querelle” e quelle degli altri è indice di scarsa sensibilità e, di solito, non porta a nulla di buono.
  • Non fare gli schizzinosi su cose di poco conto, come possono essere cibi, vestiti e camere d'albergo: lo snob non è elegante, è mediocre. I pasti di Cesare erano, per lo più,  frugali ed egli, durante le campagne militari, dormiva dove capitava, lasciando le comodità ai subalterni più deboli.
  • Non essere troppo settoriali: la specializzazione è necessaria ma bisogna interessarsi di tutto, perché occorre saper collegare  le scienze l'una all'altra . Avere una visione d'insieme e vedere le cose da più punti di vista, quando dobbiamo prendere delle decisioni, è altrettanto fondamentale.
  • Cesare, infine, era soprattutto generosità e grandezza d'animo; perdonava, infatti, quasi sempre i suoi avversari politici poiché sapeva bene che se ci si lascia trascinare dall'odio e dal rancore si perdono di vista le cose importanti e non si va molto lontano.
Concludiamo, infine, con una riflessione su una qualità che un generale, un coach o, comunque, un leader dovrebbe avere e sulla quale non ci siamo soffermati, ma che dovrebbe fare la differenza nelle nostre valutazioni.
Prendiamo spunto, come spesso facciamo, dalla settima arte: da “The Hateful Height” , di  Quentin Tarantino:

Daisy Domergue: "You’re going to die on this mountain, Chris. My brother leads an army of men."

Sheriff Chris Mannix: "Horsesh*t! My daddy led an army, he led a renegade army, fighting for a lost cause! My daddy held up to four hundred men together after the war with nothing but their respect in his command! Your brother’s just a owlhoot who led a gang of killers!"

Daisy Domergue: "Tu morirai su questa montagna, Chris. Mio fratello guida un esercito."

Sheriff Chris Mannix: "Stron*ate! Mio padre guidava un esercito, guidava un esercito di rinnegati che si battevano per una causa persa! Mio padre teneva insieme oltre 400 uomini, dopo la fine della guerra, con nient'altro che il loro rispetto per il suo comando. Tuo fratello è soltanto un fuorilegge [N.D.R. : “morto”, poiché era stato appena ucciso!] che guidava una banda di assassini!"

La fine di questo thread nel prossimo post.

Parte prima