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sabato 19 giugno 2021

Shakespeare & Einstein

Doubt thou the stars are fire; Doubt that the sun doth move; Doubt truth to be a liar; But never doubt I love. 

Dubita che le stelle siano fuoco; dubita che il sole si muova; dubita che la verità sia una bugiarda; ma non dubitare mai che io amo. (Hamlet, Act II, Scene 2) 

 Beh, sicuramente Federico II era un genio poliedrico; proviamo, quindi, su questa scia, ad immaginare il confronto suggestivo tra chi, con i suoi poemi, ci ha aiutato, più di chiunque altro, a comprendere l'Universo dei sentimenti umani e chi, con le sue teorie, ci ha aiutato a comprendere le leggi dell'Universo. 

Shakespeare, comunque, come dimostrano i versi di apertura del post di oggi, non era digiuno di astronomia; era amico di Giordano Bruno ( il personaggio “Berowne” nella commedia “Pene d'amore perduto”) e conosceva e apprezzava il Naturalismo Rinascimentale: le tesi del filosofo di Nola hanno contrassegnato le sue opere. 

Che Bruno abbia influenzato i maggiori esponenti della cultura anglosassone del tempo, come Shakespeare e Marlowe, del resto, è indiscutibile; il frate domenicano ha continuato ad esercitare il suo influsso nei secoli: perfino al sottoscritto toccò in sorte, durante un'escursione, descrivere (ahimè, in tedesco!!!), il suo pensiero e il suo monumento in Campo de' Fiori!!! 

D'altro canto Einstein, come ogni vero scienziato, era anche un umanista (nonché, un sottile umorista!!!), attratto dalle tesi di Spinoza e Schopenhauer; ebbe un carteggio con Freud e scrisse vari saggi su scienza, politica e pacifismo (si batté, tra l'altro, contro la sperimentazione della bomba atomica, fianco a fianco di un'altra nostra “vecchia conoscenza”, il filosofo Bertrand Russell), contenuti nella raccolta “Come io vedo il mondo”. 

Ma torniamo al tema odierno... Secondo voi, chi avrebbe l'ultima parola in un'impossibile querelle tra il più grande drammaturgo di tutti i tempi ed il padre della Teoria della Relatività1? Con ogni probabilità, il confronto sarebbe equilibrato: Shakespeare è il re indiscusso della parola (dobbiamo a lui, tra l'altro, i più celebri modismi in inglese) e Einstein, invece, ha dalla sua la solidità scientifica delle proprie argomentazioni. 

Credo, però, che, se proprio debba esserci un vincitore, alla fine Einstein lascerebbe, cavallerescamente, a Shakespeare la corona. 

Ricordate il celebre Sonetto 18? Esatto, quello che inizia con “Shall I compare thee to a summer's day ?”... 

Beh, come tutti sanno, il tema portante è quello dell'immortalità della poesia e non possiamo che concordare. Del resto... 

Logic will get you from A to B. Immagination will take you everywhere. 

La logica ti porterà da A a B. L'immaginazione, ovunque. (A. Einstein) 

 

1When you sit with a nice girl for two hours you think it’s only a minute, but when you sit on a hot stove for a minute you think it’s two hours. That’s relativity.” “Se siedi accanto ad una ragazza carina per 2 ore, ti sembrerà che sia passato solo un minuto, ma se siedi su una stufa calda per un minuto, ti sembreranno due ore. Questa è la relatività.” Questa “spiegazione” della Teoria della Relatività viene attribuita proprio ad A. Einstein!