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domenica 25 gennaio 2015

Gelosia

Riprendiamo il discorso sulla comunicazione, ma questa volta analizziamo i rapporti interpersonali. Tutti abbiamo bisogno, a volte, di confidare le nostre ansie e le nostre debolezze a qualcuno. Come mi raccomandavo nel post precedente, bisogna fare sempre del nostro meglio per evitare che un momento amaro e/o delle verità “piccole piccole” offuschino quelli che sono i nostri valori. E tra questi valori ci deve essere la fiducia in quelli che diciamo di amare, perché è meglio correre il rischio di una cocente delusione (nonché di doversi poi sorbire i fatidici : “Te l'avevo detto!!!”) piuttosto che prestare orecchio a coloro che vogliono insinuare il dubbio nel nostro cuore. Perché pure l'invidia è una debolezza umana e anche se non tutti i falsi amici sono scaltri come Iago, a volte non è poi così difficile spingerci ad intraprendere un cammino errato. E, visto che stiamo cercando di smascherare le tecniche di comunicazione fraudolenta, osserviamo, dunque, come si muove il perfido Iago.
Dall' Othello, Shakespeare, Atto III scena III:

IAGO :My noble lord
OTHELLO:What dost thou say, Iago?
IAGO:Did Michael Cassio, when you woo'd my lady, Know of your love?
OTHELLO:He did, from first to last: why dost thou ask?
IAGO:But for a satisfaction of my thought;No further harm.
OTHELLO:Why of thy thought, Iago?
IAGO:I did not think he had been acquainted with her.
OTHELLO:O, yes; and went between us very oft.
IAGO:Indeed!
OTHELLO:Indeed! ay, indeed: discern'st thou aught in that?Is he not honest?
IAGO:Honest, my lord!
OTHELLO:Honest! ay, honest.
IAGO:My lord, for aught I know.
OTHELLO:What dost thou think?
IAGO:Think, my lord!
OTHELLO
Think, my lord!
By heaven, he echoes me,
As if there were some monster in his thought
Too hideous to be shown. Thou dost mean something:
I heard thee say even now, thou likedst not that,
When Cassio left my wife: what didst not like?
And when I told thee he was of my counsel
In my whole course of wooing, thou criedst 'Indeed!'
And didst contract and purse thy brow together,
As if thou then hadst shut up in thy brain
Some horrible conceit: if thou dost love me,
Show me thy thought.
IAGO: My lord, you know I love you.
OTHELLO:
I think thou dost.
And for I know thou 'rt full of love and honesty
And weigh’st thy words before thou giv’st them breath,
Therefore these stops of thine fright me the more.
For such things in a false disloyal knave
Are tricks of custom, but in a man that’s just
They are close dilations, working from the heart,
That passion cannot rule.
IAGO: For Michael Cassio,I dare be sworn, I think, that he is honest.
OTHELLO: I think so too.
IAGO : Men should be what they seem, Or those that be not, would they might seem none!


IAGO : Mio nobile signore..
OTHELLO: Cosa dici, Iago?
IAGO: Sapeva Michael Cassio, quando voi corteggiavate la mia signora, del vostro amore?
OTHELLO:Lo sapeva, dall'inizio alla fine; perchè me lo chiedi?
IAGO: Per chiarire il mio pensiero; niente di male.
OTHELLO:Quale tuo pensiero, Iago?
IAGO:Non pensavo che la conoscesse.
OTHELLO:O sì, e ci è stato spesso intermediario.
IAGO:Davvero!
OTHELLO: Davvero! Sì, davvero: ci vedi qualcosa di male in questo? Non è onesto?
IAGO: Onesto, mio signore!
OTHELLO:Onesto, sì onesto.
IAGO:Mio signore, per quanto ne so.
OTHELLO:Cosa pensi?
IAGO: Cosa penso, mio signore!
OTHELLO
Cosa penso,signore!
Per il cielo, mi fa da eco,
Come se ci fosse qualcosa di mostruoso nel suo pensiero
troppo orribile per essere rivelato. Tu sottintendi qualcosa:
ti ho sentito dire proprio adesso, che non ti piaceva,
quando Cassio si è congedato da mia moglie: cosa non ti piaceva?
E quando ti ho detto che conosceva il mio segreto
per tutto il periodo del corteggiamento, hai esclamato 'Davvero'
E hai contratto i sopraccigli
Come se avessi chiuso nel tuo cervello
un terribile pensiero: se mi vuoi bene,
rivelami il tuo pensiero.
IAGO: Mio signore, lo sapete che vi voglio bene
OTHELLO:
Penso di sì.
E per quanto ti conosco pieno di affetto e di onestà
e so che pesi tutte le parole prima di farle uscire dalla bocca,
proprio per questo queste tue reticenze mi spaventano di più.
Poiché queste cose in una canaglia falsa e sleale
sono trucchi abituali, ma in un uomo che è giusto
sono chiuse dilazioni, provenienti dal cuore,
che i sentimenti non possono governare
IAGO: Riguardo Michael Cassio, oso giurare, io credo, che sia onesto.
OTHELLO: Anch'io la penso così.
IAGO : Gli uomini dovrebbero essere quello che sembrano, o quello che non sono, non dovrebbero sembrarlo!

Già, Iago inizia con una domanda, poi insinua indirettamente con l'intonazione, la ripetizione ed il linguaggio del corpo, ma non accusa subito: un passo in avanti e mezzo indietro per preparare il terreno e così , poco dopo, Othello stesso lo prega di raccontargli tutte le sue falsità.
Con ogni probabilità, il buon vecchio “NON LO VOGLIO SAPERE” è l'antidoto migliore in questi casi.

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