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sabato 12 dicembre 2020

Chez le dentiste

Siete dei pazienti abituali del dentista?
Diamo, allora, un po' di spazio  a questo professionista che, nella Storia, ci è sempre stato vicino!!!
Certo, a seconda dei tempi e dei luoghi, l'arte veniva esercitata da monaci, barbieri, venditori di pozioni miracolose, ecc...
Gli amanti dell'epopea del  West, ad esempio, ricorderanno sicuramente che John Henry Holliday, “Doc” per gli amici, leggendario pistolero e giocatore di poker, era, per l'appunto, un dentista, con tanto di laurea del College of Dental Surgery della Pennsylvania!
Pensavate che l'implantologia fosse una scoperta dei nostri tempi? Beh, reperti archeologici alla mano, già gli Etruschi, nel V secolo a.C., vi si erano cimentati  e se ci spostiamo in Francia, nel I secolo d.C. , abbiamo un esempio  di perno di ferro intraosseo.
Vediamo, allora, le procedure indicate da Aulo Cornelio Celso, nel suo “De Medicina”, agli aspiranti odontoiatri dell'epoca....

In ore quoque quaedam manu curantur.
Ubi in primis dentes nonnumquam moventur, modo propter radicum imbecillitatem, modo propter gingivarum arescentium vitium.
Oportet in utrolibet candens ferramentum gingivis admoveri, ut attingat leviter, non insidat.
Adustae gingivae melle inlinendae sunt et mulso eluendae sunt.
Ut pura ulcera esse coeperunt, arida medicamenta infrianda sunt ex iis, quae reprimunt.
Si vero dens dolores movet et si placuerit eum eximi quia medicamenta nihil adiuvant, circumradi debet, ut gingivae ab eo resolvantur; tum is concutiendus est.
Ea facienda sunt donec dens bene moveatur: nam dens haerens cum summo periculo evellitur ac nonnumquam maxilla loco movetur; idque etiam maiore periculo in superioribus dentibus fit, quia potest tempora oculosve concutere.
Tum, si fieri potest, manu; si minus, forfice, dens excipiendus est...


Anche alcuni malanni nella bocca vengono curati con la mano.
Lì, innanzitutto, i denti talvolta si muovono, a causa della fragilità delle radici, oppure per difetto delle gengive che si disseccano.
In entrambi i casi è necessario portare a contatto delle gengive un ferro incandescente, in modo che le tocchi appena, senza soffermarvisi.
Le gengive, così cauterizzate, devono poi essere  unte con miele e lavate con vino mielato.
Appena le ulcere iniziano ad essere pulite, dei medicinali secchi, che agiscano da calmanti, devono essere sbriciolati su di esse.
Ma se il dente duole e se è opportuno estrarlo poiché i rimedi non apportano alcun sollievo, si deve raschiare, affinché le gengive si separino da esso; quindi, bisogna scuoterlo.
Queste cose devono essere fatte finché il dente non si muova per bene: infatti il dente che è ben saldo viene estratto con grande pericolo e, a volte, la mascella viene dislocata;  con i denti superiori, inoltre,  vi è anche maggior pericolo, in quanto può scuotere le tempie e gli occhi.
Infine, bisogna estrarre il dente: se è possibile, con la mano, altrimenti con una tenaglia....


Passata la paura???