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venerdì 12 giugno 2015

La caduta di un impero

Vediamo chi se lo ricorda....Qual è l'episodio simbolo che incrina l'immagine di Atene come culla della democrazia e della libertà? Arriviamoci per gradi...Guerra del Peloponneso, ossia Atene contro Sparta: c'è un'isola che vorrebbe mantenere la sua neutralità, ma gli Ateniesi non sono proprio d'accordo, anzi....Complimenti a chi ha indovinato! Oggi tratteremo del famoso dialogo tra Ateniesi e Meli, di Tucidite.
Ricapitolando, gli ambasciatori ateniesi vengono condotti davanti ai magistrati ed oligarchi di Melo e mettono subito le cose in chiaro...

Dialogo Ateniesi e Meli - Tucidite


AT:
Come noi dunque non ci impelagheremo in una lungaggine suadente di parole condite con bei nomi, su come sia giusto che che siamo noi a regnare avendo vinto i Persiani e che facciamo la spedizione perché ci è stata fatta offesa, così ci aspettiamo che voi non pensiate di persuaderci dicendo che pur essendo coloni dei Lacedemoni non ci avete mosso guerra a loro fianco e che non ci avete fatto alcun torto,ma invece ci aspettiamo che venga compiuto ciò che è possibile in base a quello che veramente pensiamo entrambi, sapendo che nel dibattito umano ciò che è giusto viene fuori da un'eguale necessità tra le parti, mentre i potenti fanno quello che possono ed i deboli cedono.

I Meli cercano di far capire agli Ateniesi che in caso di fallimento della loro spedizione ne riceverebbero un danno maggiore di quello causato dalla loro neutralità, ma....

Dialogo Ateniesi e Meli - Tucidite


AT:
Ma noi non ci spaventiamo per la fine del nostro impero, se dovesse finire: infatti non quelli che comandano sugli altri, come i Lacedemoni, sono spaventosi per i vinti (e la contesa [ora] non è tra noi ed i Lacedemoni), ma coloro che una volta sottomessi, sollevandosi contro quelli che comandano, li conquistino.

Ci sarà pure della logica, non lo nego, ma la disequazione non mi convince granché...Perdere una guerra ha sempre conseguenze tragiche, il resto è pura speculazione filosofica. Ma andiamo avanti...Gli Ateniesi premono affinché i Meli accettino di sottomettersi, sostenendo che questa soluzione sia l'unica vantaggiosa per entrambe le parti..

Dialogo Ateniesi e Meli - Tucidite


MEL:
E che vantaggio può venire a noi nel divenire schiavi come quello che viene a voi nel comandarci?
AT:
Che a voi avverrebbe di doverci servire anziché subire i più terribili mali, e noi, non distruggendovi, ci guadagneremmo
MEL:
Non potreste accettare, restando in pace, che noi fossimo amici anziché nemici, alleati di nessuna delle due parti?
AT:
No, perché la vostra inimicizia non ci danneggia tanto quanto la vostra amicizia, segno evidente per i nostri sudditi della nostra debolezza mentre l'odio lo è della nostra potenza.

Beh, questa scuola di pensiero ha dominato gli scenari mondiali almeno fino alla seconda guerra mondiale, quando finalmente nasce il diritto internazionale (almeno come lo intendiamo noi!!!) ed i paesi preferiscono, in linea di massima, cercare risoluzioni pacifiche ai conflitti.
Ma vediamo come va a finire...I Meli respingono l'ultimatum degli Ateniesi e ci insegnano che nemmeno la sopravvivenza giustifica una resa abietta: gli uomini verranno tutti uccisi, mentre le donne ed i bambini saranno venduti come schiavi. Per gli Ateniesi non finirà meglio: sconfitti dagli Spartani, vedranno il tramonto della loro potenza e anche le loro donne ed i loro bambini diverranno schiavi. E Tucidite? Secondo me, stava con i Meli. Abbiamo inaugurato, così, l'ennesimo filone: quello degli imperi (che sarà sicuramente trattato nei prossimi post).

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