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martedì 20 novembre 2012

Due sorelle scatenate

Riprendiamo il tema dell'eros per rendere omaggio al mestiere più antico, ossia quello della cortigiana, dell'escort o come dir si voglia.
Facciamolo, come al solito, guardando al passato ed ai classici... Ho scelto, per l'occasione, una commedia di Plauto, "Le Bacchidi".
Le Bacchidi sono, per l'appunto, due sorelle, simpatiche e piuttosto spregiudicate...In un susseguirsi di intrighi, riusciranno a sedurre e a perdere non solo gli aitanti giovanotti, ma anche i loro vecchi genitori.
Gli elementi classici della commedia ci sono tutti: il vecchio ricco e sciocco, il servo astuto, i giovani innamorati, il trionfo finale dell'amore.. 
 .......
 PISTOCLERO: Vbi ego capiam pro machaera turturem, [ubique imponat in manum alius mihi pro cestu cantharum] pro galea scaphium, pro insigni sit corolla plectilis, pro hasta talos, pro lorica malacum capiam pallium, ubi mihi pro equo lectus detur, scortum pro scuto accubet? apage a me, apage. 
BACCHIDE: Ah, nimium ferus es.  
PISTOCLERO: Mihi sum. 
BACCHIDE: Malacissandus es. equidem tibi do hanc operam. 
PISTOCLERO:  Ah, nimium pretiosa es operaria. 

PISTOCLERO:...dove invece di una spada troverei una tortura, [dove invece del cesto per il pugilato mi si metterebbe in mano un cantaro]dove un pitale mi servirebbe da elmo, una ghirlanda da cimiero, dove troverei dadi al posto dell'asta, al posto della corazza un morbido pallio, dove mi si darebbe un letto anziché un cavallo, dove al posto dello scudo ci sarebbe una meretrice al mio fianco....
BACCHIDE: Ah, sei troppo selvatico
PISTOCLERO: Lo sono per la mia salvezza
BACCHIDE: E' necessario ammansirti,,, Ti rendo i miei servigi
PISTOCLERO: Sono cari i tuoi servigi

 Beh, la prima riflessione è che anche gli aitanti giovanotti sono intimiditi dalle professioniste dell'amore... Ma andiamo avanti, vediamo come se la cavano le 2 sorelle con i genitori irati...

BACCHIDE: Senem illum tibi dedo ulteriorem, lepide ut lenitum reddas;  ego ad hunc iratum adgrediar, possumus nos hos intro inlicere huc.
SORELLA: Meum pensum ego lepide accurabo, quamquam odiost mortem amplexari. 
 
BACCHIDE: Quel vecchio più in là lo affido a te, affinchè lo renda mansueto; io mi incaricherò di questo bisbetico; vediamo se è possibile farli entrare in casa nostra.
SORELLA: Assolverò con cura il mio compito, ma quanto è brutto abbracciare la morte.

Possono fallire? Certo che no. La seconda riflessione è quindi che di fronte a delle belle fanciulle ben determinate, c'è ben poco da fare, soprattutto se si è già avanti con l'età e non ci sono più tante occasioni, con buona pace di Demostene e del suo celebre "Non pago così caro un rimorso". E la terza e conclusiva riflessione è che se proprio bisogna perdersi, è probabilmente meglio farlo tra le braccia delle sacerdotesse di Venere.


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