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sabato 5 gennaio 2013

I musicanti di Brema

Iniziamo il nuovo anno con una favola benaugurante: I musicanti di Brema. Anche se non sapevo spiegare il perchè, era la mia favola preferita tra quelle dei Fratelli Grimm; ripassandola dopo quarant'anni, mi rendo conto che effettivamente gli ingredienti buoni ci sono tutti.
Questa favola non promette improbabili principi azzurri alle biancanevi e cenerentole di ogni età, non ci sono streghe cattive e casette di marzapane: come saprete, è la storia di 4 animali (un asino, un cane, un gatto e un gallo) che, una volta invecchiati, vengono maltrattati dai loro padroni e così decidono di abbandonare le loro fattorie.
C'è quindi, per iniziare, il tema dello sfruttamento e dell'umiliazione del lavoro, nonchè un altro tema a me caro che è quello della fuga: di fronte all'ingiustizia o la si combatte o la si fugge (e spesso fuggire è meglio), come riportato in un altro post.
Ma i 4 amici hanno anche un piano ardito: recarsi a Brema e diventare musicisti, per vivere liberi e senza padroni...Chissà quanti gruppi rock sono nati così? Magari l'idea gliela hanno data proprio i fratelli Grimm....Ed effettivamente chi può giurare di non aver mai sognato di diventare un cantante ricco e famoso? E quanto è stretto il legame tra canto e libertà? E' molto stretto, quasi indissolubile a parer mio e c'è poco da fare: questi musicanti di Brema sono proprio simpatici.
Ma ecco che lungo il cammino la fame si fa sentire ed allora che cosa fanno i nostri eroi? Scovata una casa abitata dai briganti, predispongono un accurato piano per cacciarli via: si dispongono a piramide, l'uno sopra la schiena dell'altro ed iniziano ad emettere ciascuno il proprio verso...I briganti vengono spaventati da questo improbabile concerto e fuggono via, lasciando la casa all'ingegnoso quartetto. E qui abbiamo la celebrazione della "fantasia al potere" oltre che la constatazione che anche chi è più forte e più cattivo di noi ha paura, soprattutto di ciò che non conosce: l'imprevedibilità è la carta vincente.
I briganti però vorrebbero riprendere possesso della casa e allora mandano in avanscoperta uno di loro..Ma il malcapitato verrà conciato per le feste e i briganti fuggiranno via terrorizzati e non torneranno più. A volte, quindi, non c'è via di uscita e siamo obbligati a combattere: quando ci tocca, facciamoci onore. 
Infine, i Musicanti di Brema resteranno nella casa e vivranno felici lì per il resto della loro vita. E anche qui c'è della morale: i sogni sono belli ma non tutti sono tagliati per fare i musicisti, quindi, un po' di concretezza non guasta. 
Accontentiamoci dell'amicizia, che è una delle cose che ci allieta la vita e continuiamo a sognare.

I Musicanti di Brema (a Brema)

4 commenti:

  1. L'amicizia,più dell'amore è un sogno realizzabile...certo occorrerebbero ingredienti che oggi non è semplice trovare,come l'ascolto..siamo presi dall'amicizia nei social..e magari quelli a "cute"..vengono trascurati
    Troppi interessi,lavoro studio..o palestra,lasciano poco tempo,alle confidenze ,che poi si tramutano in amicizia...Ma forse,l'amicizia non ha necessità di grandi discorsi..sono i fatti che contano...
    Comunque bel post....le favole non diventano mai vecchie ed insegnano sempre qualche cosa di nuovo

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    1. Quando ci si vuol bene ci si capisce senza bisogno di tante parole e si sta bene insieme anche in silenzio. Grazie per il contributo.

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  2. Bel post. Sono stata un'amante di ogni genere di fiaba e lo sono ancora. Grazie per avermi rinfrescato i ricordi

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    1. Grazie a te. E' davvero una bella favola. L'auspicio é che, ogni tanto, anche le storie vere possano finir bene.

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