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sabato 12 ottobre 2013

Il mondo di Alice

Se avete indovinato non vale....Stavolta era troppo facile!
Proprio così, oggi parleremo dell'intrigante "Alice's Adventures in Wonderland" , ossia "Alice nel paese delle meraviglie", del reverendo Charles Lutwidge Dodgson, in arte Lewis Carroll.
Narra la leggenda che il racconto fu concepito durante una gita in barca (e se è davvero così, siano benedette le gite in barca!) anche se poi, prima di arrivare alla versione finale, passò del tempo e furono aggiunti altri episodi e altri personaggi.
Ed i personaggi di "Alice nel paese delle meraviglie" sono di quelli destinati a restare nei nostri ricordi, perchè anche chi non ha letto il libro avrà sicuramente visto il cortometraggio:  il "coniglio bianco", che va sempre di fretta, il "cappellaio matto",  "la duchessa" (anche lei abbastanza stramba, in verità), la "regina di cuori", che vuole tagliare la testa a tutti, il "bruco" che fuma la pipa ed il "gatto del Cheshire" che è capace di materializzarsi e smaterializzarsi a piacimento.
Ma vediamo quali sono gli insegnamenti (o, se preferite, le riflessioni) contenuti in questa favola.
Cominciamo dalla crescita... Alice scopre che sia essere grandi che essere piccoli ha la sua buona parte di problemi (un po' come Gulliver) e che comunque, a meno che non ci si trovi in Wonderland, dove tutto è possibile, bisogna attendere e accettare i cambiamenti.

“I can't go back to yesterday because I was a different person then.”  
Non posso ritornare a ieri perchè allora ero una persona diversa

E chi, in determinati momenti, non si  è sentito a disagio con l'ambiente che lo circonda e non ha avuto la sensazione di trovarsi nel mezzo di una follia collettiva?

“But I don’t want to go among mad people," Alice remarked.
"Oh, you can’t help that," said the Cat: "we’re all mad here. I’m mad. You’re mad."
"How do you know I’m mad?" said Alice.
"You must be," said the Cat, or you wouldn’t have come here.” 

-Ma io non voglio andare in mezzo ai matti- osservò Alice.
-Oh, non puoi evitarlo,-disse il Gatto-siamo tutti matti qui. Io sono matto. Tu sei matta.-
-Come sai che io sono matta?- chiese Alice
-Devi esserlo,-rispose il Gatto-altrimenti non saresti venuta qui.

 Già, se non fossimo dei pazzi non andremmo in certi posti e soprattutto non faremmo certe cose..E quante volte, parlando con una persona cara, abbiamo esordito con il solito "Non so da dove cominciare...".

“Begin at the beginning," the King said, very gravely, "and go on till you come to the end: then stop.” 
-Comincia dal principio,-disse il re, con tono molto serio- e  vai avanti fino a quando giungi alla fine: poi fermati-

Ma "Alice nel paese delle meraviglie" ci parla anche del potere e della sua stupidità. Chiamata come testimone in un processo farsa,  si ribella alla Regina di Cuori (che in realtà comincia ad aver paura perchè Alice inizia a crescere di nuovo ed è più grande di tutti)...

"No, no!" said the Queen. "Sentence first-verdict afterwards."
"Stuff and nonsense!" said Alice loudly. "The idea of having the sentence first!"
"Hold your tongue!" said the Queen, turning purple.
"I won't!" said Alice.
"Off with her head!" the Queen shouted at the top of her voice. Nobody moved.
"Who cares for you?" said Alice, (she had grown to her full size by this time.) "You're nothing but a pack of cards!"

- No,no!-disse la regina.-La sentenza prima, il verdetto dopo-
-Robaccia e stupidaggini!-disse Alice a gran voce -Che idea avere la sentenza prima!-
-Trattieni la lingua!-intimò la regina, diventando tutta rossa-
-Non lo farò!- rispose Alice.
-Tagliatele la testa!-gridò la regina con tutta la sua voce. Nessuno si mosse.
-Chi ti fa caso?-replicò Alice (era cresciuta, nel frattempo, fino alla sua altezza normale)-Non sei nient'altro che un mazzo di carte!-

Meglio del "Sei solo chiacchiere e distintivo!", celeberrima frase del film di Brian De Palma "Gli intoccabili", non é vero?
Beh, Alice non é più una bambina, ha quasi 150 anni, ma conserva tutta la sua magia.

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