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venerdì 4 agosto 2017

Il nipote di Archimede - Lo studente straniero

C'erano un francese, una tedesca ed un italiano....Beh, sarebbe un buon inizio per una barzelletta ma oggi parleremo, invece, delle fatidiche “vacanze studio”.
Dubito che siate riusciti a sfuggire ai “full immersion english courses in the UK” e, quindi, sarete stati, “without doubt”, dei “foreign students” e avrete condiviso un appartamento con altri studenti oppure sarete stati alloggiati presso una “typical british family”.
E allora, visto che, con ogni probabilità, il ruolo dell'inglese nel mondo del lavoro attuale veniva, nell'antichità, assolto dal latino, proviamo ad immaginare cosa potrebbe esser successo....


Ὁ τοῦ Ἀρχιμήδους υἱωνός

Ὁ ξένος μαθητής


- Χρὴ εὖ μανθάνειν τὴν τῶν Ῥωμαίων φωνήν, εἶπε ὁ πάππος.
Ἐλθόντος τοῦ θέρους,ὁ Γλαῦκος ἔπλευσε εἰς τὴν Ῥώμην.
Ὁ Γλαῦκος ᾤκει τὴν οἰκίαν τοῦ Μάρκου.
Τὼ γονέε τοῦ Μάρκου εὐομίλω ἤστην καὶ ἀπὸ δείπνου ἀεὶ ἠρεύγεσθον· ὁ Γλαῦκος καὶ οἱ ἄλλοι παῖδες ἀκούοντες ἑψιόωντο.
Ἐν τῷ διδασκαλείῳ ὁ Γλαῦκος ἔμαθέ τε τὴν γραμματικὴν καὶ τὴν ποίησιν.
Τοῦ ἐχομένου ἔτους ὁ Μᾶρκος ἦλθε πρὸς τὸν Γλαῦκον ἵνα τὴν Ἑλληνικὴν φωνὴν μάθοι.
Ἄξιόν ἐστι ἄλλων ἐθνῶν τὴν φωνὴν καὶ τὰ ἔθη ἐκ παιδείας μανθάνειν.

E, poiché il tema odierno è quello delle “vacanze studio”, vi farò avere la traduzione solo dopo l'estate, così, se vorrete, potrete cimentarvi!
Avrete intuito, comunque, che il protagonista si dedicherà, durante le vacanze, allo studio del latino e poi porterà, come ciascuno di noi, qualcosa di quell'esperienza sempre con sé.
Scommetto che, se vi domandassi qual è la prima poesia in latino che vi viene in mente, rispondereste, “sine ullo dubio”, con i celebri versi di Catullo.
Tuttavia, considerando che l'Eneide mi ha impegnato per non pochi pomeriggi ai tempi del ginnasio, sceglierò...

Dal libro VI:

facilis descensus Averno;
noctes atque dies patet atri ianua Ditis;
sed revocare gradum superasque evadere ad auras,
hoc opus, hic labor est. Pauci, quos aequus amavit
Iuppiter, aut ardens evexit ad aethera virtus,
dis geniti potuere.

[e, per questa volta, vi risparmio anche la mia solita traduzione letterale (o quasi) , giacché quella di Annibale Caro è bellissima]

Lo scender ne l’Averno è cosa agevole,
Chè notte e dì ne sta l’entrata aperta;
Ma tornar poscia a riveder le stelle,
Qui la fatica e qui l’opra consiste.

Questo a pochi è concesso, ed a quei pochi
Ch’a Dio son cari, o per uman valore
Se ne poggiano al cielo.

Virgilio ci rammenta che sbagliare è facile ma rimediare al male fatto non lo è; solo chi è caro agli dei oppure è d'animo nobile può riscattarsi davvero.

P.S. : Traduzione
- Bisogna imparare per bene la lingua dei Romani, disse il nonno.
Giunta l'estate, Glauco fece vela per Roma.
Glauco abitava in casa di Marco.
I genitori di Marco erano affabili e dopo cena facevano sempre degli strani suoni con la bocca; Glauco e gli altri bambini si divertivano un mondo ad ascoltarli.
A scuola Glauco imparò sia la grammatica che la poesia.
L'anno seguente Marco si recò da Glauco per imparare il Greco.
E' un bene imparare la lingua ed i costumi di altri popoli fin dall'infanzia.

 

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