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martedì 4 giugno 2013

L'esprit des mots

Mi è sembrato di aver lasciato a metà un tema importante nel post precedente, così ho deciso di dargli un seguito, soffermandomi, questa volta, sull'importanza delle parole.
La volta scorsa, infatti, avevo coniato, sulla scia di "Monkey see,  monkey do",  un altro motto: “Parrot listen, parrot say” (“Il pappagallo dice quello che ascolta”) .
Certamente a nessuno sfugge il ruolo che hanno gli slogan nella pubblicità e nella comunicazione politica: i grandi esperti di comunicazione sono infatti sempre alla ricerca della battuta giusta, dell'espressione “cool”, magari condita da qualche termine francese oppure “americano”.
Ricordate il dialogo tra Nanni Moretti, nei panni di uno smemorato funzionario comunista, e la giornalista in “Palombella rossa”? Diceva Moretti:

..Chi parla male pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste.. Le parole sono importanti. Trend negativo...Io non parlo così, io non penso così...

Ed è vero: le parole che diciamo e che ascoltiamo sono importanti ed influenzano i nostri comportamenti.
Mi è tornato in mente uno stralcio di un'intervista a Gerard Depardieu che lessi molti anni fa e, dato che fortunatamente conservo ancora il libro che la raccoglieva,  eccovelo:

G.D.: ….Et puis, il y a le mot de Jouvet: “La diction entraîne le sentiment...” C'est vrai: on dit des phrases d'amour et on devient amoureux, on s'agenouille et on devient croyant...

G.D.: ….E poi, c'è la massima di Jouvet: “La dizione allena il sentimento..” E' vero: si dicono delle frasi d'amore e si diviene innamorati, ci si inginocchia e si diviene credenti.
[intervista a Gerard Depardieu, Le Nouvel Observateur 27-01-1984]

Scegliamo quindi bene le parole che diciamo e quelle che vogliamo ascoltare. Cestiniamo quelle che cercano di far leva sui nostri istinti meno nobili, perchè siamo quello che facciamo ma siamo anche quello che diciamo e che ci piace ascoltare.

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