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sabato 14 settembre 2013

La Piramide

Oggi parleremo della famosa “Piramide” (o “Gerarchia delle necessità”) di Maslow.
Nel 1954, nel suo libro “Motivation and Personality “, Maslow divulgò la sua teoria sulla motivazione degli esseri umani, ossia su ciò che ci spinge ad agire.
Nei post precedenti abbiamo accennato a comportamenti dettati dalla gelosia e dal possesso, dalla ragion di Stato (vera o presunta) e da vincoli di sangue, da uno stato di sofferenza che trova la sua sublimazione nell'arte e nell'impegno politico..
Maslow riordina tutte queste cose e sostiene, in estrema sintesi, che le azioni degli esseri umani sono guidate, di volta in volta, da impulsi biologici, necessità psicologiche oppure dal bisogno di raggiungere mete più alte.
Provvede poi ad organizzare tutti questi bisogni in una gerarchia: fino a quando le necessità del livello gerarchico più basso non sono state soddisfatte, quelle del livello gerarchico più alto non vengono percepite e non possono fungere da propellente per l'umano agire.

I livelli gerarchici, nell'ordine (dal più basso al più alto), sono :
  1. Bisogni fisiologici (alimentazione, respirazione, riposo, ecc.)
  2. Sicurezza (salute, lavoro, proprietà, incolumità, ecc.)
  3. Amore e appartenenza (amicizia, famiglia, sessualità, ecc.)
  4. Stima (autostima, fiducia in sé stessi, rispetto per gli altri, rispetto da parte degli altri, ecc.)
  5. Autorealizzazione (moralità, creatività, spontaneità, risoluzione dei problemi, assenza di pregiudizio, accettazione dei fatti, ecc.)

Per dovere di cronaca, aggiungo che la Piramide di Maslow ha subito nel corso degli anni delle critiche, tuttavia rimane popolare in alcune discipline.
Per esempio, io mi sono imbattuto nella “Piramide” durante un corso di Marketing e, a prescindere dalle opinioni che ciascuno ha sulla validità di questa gerarchia, è significativo il fatto che nella comunicazione, sia quella destinata a vendere prodotti al supermercato, sia quella destinata a vendere candidati alle elezioni, questi fattori vengono attentamente pesati: scegliere il fattore “sbagliato” (in quello specifico momento) come leva motivazionale può portare al fallimento della strategia.
Su questo ultimo punto concludiamo ora facendo, in tutta libertà, qualche riflessione personale sulla Piramide di Maslow.
Al secondo livello, subito dopo il soddisfacimento dei bisogni fisiologici, ci sono i bisogni relativi alla sicurezza. Personalmente non amo la comunicazione troppo focalizzata su questo tema perchè finisce per ingigantire nell'immaginario collettivo i problemi, gettando così, da un lato, le basi per una società via via più impaurita ed arroccata, e allontanando, dall'altro, l'individuo dal ricercare le proprie motivazioni nell'autorealizzazione.
Rappresentazione della piramide di Maslow

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