Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/

lunedì 18 maggio 2015

Espoir -Sierra de Teruel

A volte riordinare le proprie cose riserva delle belle sorprese... Dovrei ricordarmene, invece di aspettare che il caos abbia raggiunto il livello di guardia prima di decidermi a fare un po' d'ordine. E così, qualche giorno fa, mi sono ritrovato tra le mani il copione del film che regala il titolo al post odierno, ossia “Espoir – Sierra de Teruel”(1939), di André Malraux. Non so da quanto tempo giaceva nell'oblio, probabilmente lo acquistai nel mio periodo francofilo, fatto sta che, in questo mio riposo forzato, l'ho riletto con interesse e con occhi diversi perché, rispetto ad allora, conosco molto meglio la Spagna e le vicende della guerra civile delle quali il film tratta.
Ma cominciamo con un po' di storia di questo film...André Malraux, già impegnato nella raccolta di fondi per la causa repubblicana, decide di realizzare un film per contrastare la propaganda franchista, che cerca di spacciare l'invasione come una crociata anticomunista. Ne uscirà fuori un bel film, che verrà messo all'indice dal governo Daladier nel settembre del 1939 e che riceverà il premio Louis Delluc nel 1945.
Al di là del racconto, l'interrogativo di oggi è perché la guerra civile spagnola accese i sentimenti di così tante persone in tutto il mondo (non solo di intellettuali, anche di gente molto semplice che andò a combattere per la Repubblica nelle Brigate Internazionali) e ha continuato a coinvolgere ed appassionare (ricordate, ad esempio, il film “Caro Michele”, di Monicelli? La canzone che cantava Michele, da bambino, insieme al padre, era, per l'appunto, una canzone della guerra civile spagnola: “Ay Carmela”) .
Proprio in questo ci è di aiuto “Espoir” (“La Speranza”) e vorrei riportarvi alcune righe della presentazione del film fatta da Maurice Schumann che ha trovato, a mio avviso, le parole più giuste e più belle.

...Sous nos yeux se découpait et revenait comme un leitmotiv , le sens profond d'une atroce bataille, accepté par un peuple fier et torturé, qui voulait être libre de goûter des joies simples et de lever les yeux vers un beau ciel...

...Sotto i nostri occhi si distaccava e ritornava come un leitmotiv il senso profondo di una battaglia atroce, accettata da un popolo fiero e martoriato, che voleva essere libero di gustare delle gioie semplici e di alzare gli occhi verso un bel cielo..

Già, il film mette giustamente in risalto la partecipazione attiva del popolo alla resistenza. Contadini, operai e volontari giunti da ogni dove, mal addestrati e mal equipaggiati, con armi (almeno all'inizio della guerra civile) artigianali o piuttosto datate, non si sa come, tuttavia resistettero.

..Chaque visage et chaque image, chaque regard et chaque coup de feu, tout nous dit: le drame de l'Espagne, c'était déjà notre drame; la guerre de l'Espagne, c'était déjà notre guerre...

Ogni volto ed ogni immagine, ogni sguardo e ogni sparo, ci dice tutto: il dramma della Spagna era già il nostro dramma; la guerra della Spagna era già la nostra guerra...

­E infatti, i volontari delle Brigate Internazionali, circa 40.000 uomini, provenivano da 52 paesi diversi (molti anche dall'Italia e dalla Germania), ai quali bisogna sommare 20.000 persone che lavoravano nei servizi ausiliari e altri 5.000 uomini che erano inquadrati nei ranghi dell'esercito repubblicano.

...Où l'espoir se distinguait-il de l'absurde, pour un peuple assailli par tous les dictateurs et trahi par tous ceux qui les dictateurs attaquaient à travers de lui?

..Dove la speranza si distingueva dall'assurdo, per un popolo assalito da tutti i dittatori e tradito da tutti quelli che i dittatori attaccavano attraverso lui?

Già, “so sad and so true” (così triste e così vero): perdonate questa piccola licenza, ma è un doveroso omaggio anche ai moltissimi inglesi e americani che combatterono a fianco dei repubblicani: nazisti e fascisti aiutarono Franco e probabilmente il loro apporto fu decisivo, mentre le nazioni liberali furono restie a fornire armi ai repubblicani che così avevano abbondanza di uomini ma ricevevano aiuto militare solo dalla Russia e dal Messico, con tutte le difficoltà di rifornimento dovute alla lontananza.
Ed è proprio questo il fascino della causa repubblicana: la fierezza di un popolo, aggredito e tradito, che in quel momento rappresenta tutti i popoli, e che si aggrappa disperatamente ad una speranza di vittoria da conquistare patendo e facendosi forza ogni giorno.

Nessun commento:

Posta un commento