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giovedì 25 febbraio 2016

Siamo a cavallo..

Correct! E' giunto il momento di parlare di questo glorioso protagonista della Storia e della Letteratura.
Ma cominciamo dai giornalini...Quanto sarebbe stata dura, nelle immense praterie del West,la vita per Cocco Bill, il pistolero che beveva camomilla, disegnato dalla matita di Jacovitti, senza Trottalemme?
E, passando poi alla “TV dei ragazzi”...Zorro sarebbe riuscito, ogni volta, a riportare la Giustizia, senza l'irraggiungibile Tornado?
E che dire dell'indomabile Furia che, per usare il gergo calcistico, "faceva reparto da solo" nei telefilm della nostra infanzia?
Amarcord a parte, passiamo alla Storia, come di consueto...
Chi ricorda il nome del cavallo di Alessandro Magno? Beh, stiamo parlando di uno dei cavalli più famosi della Storia...Si chiamava Bucefalo.
E sapete chi era Incitatus? Il cavallo che l'imperatore Caligola nominò senatore.
E voi, carissimi follower spagnoli, vi ricordate come si chiamava il cavallo del Cid Campeador? Esatto, si chiamava Babieca, il magnifico cavallo andaluso a cui il Cid, già morto, fu legato per guidare i suoi nell'ultima, vittoriosa battaglia.
E altro cavallo “storico” era As de Oros (Asso di Denari), il cavallo di Emiliano Zapata: secondo una leggenda, il cavallo sopravvisse miracolosamente all'imboscata che costò la vita a Zapata (che fu crivellato di colpi!!!).
Palomo, infine, era il cavallo di Simón Bolivar, “El Libertador”.
E per quanto riguarda le nostre versioni di Greco, troppo facile sarebbe ricordare Pegaso, il cavallo degli Dei.... E, allora, parliamo dell'Iliade: come si chiamavano i cavalli di Achille? Xanto e Balio, due cavalli divini che avevano il dono della parola e che erano stati il regalo di Poseidone per le nozze di Peleo e Teti.
Ed eccoci, infine, alla Letteratura...
Vegliantino era il nome del cavallo di Orlando, nella “Chanson de Roland” (e poi verrà chiamato Brigliadoro nell'Orlando Furioso).

A horse, a horse! My kingdom for a horse!
Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!

E questo era, ovviamente, Shakespeare, con il suo “Riccardo III”.

Ma non tutti i cavalli sono belli, coraggiosi e veloci come il vento...Ne sa qualcosa Don Chisciotte, con il suo Rocinante, e non va molto meglio a D'Artagnan, quando fa il suo ingresso a Parigi, in sella ad un vero e proprio brocco.
Che siano nobili destrieri o ronzini, però, abbiatene cura comunque, perché se è vero che a fianco di ogni grande uomo c'è sempre una grande donna, da quanto abbiamo visto oggi, nella stalla dei grandi uomini c'è stato, spesso e volentieri, un cavallo.

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