Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/

domenica 7 febbraio 2016

L'insostenibile pesantezza del governare

Conquistare il mondo a dorso di cavallo è facile; il difficile è smontare e governare.
Gengis Khan

Riprendiamo il nostro thread degli imperi che crollano per parlare di uno vastissimo, costruito a tempo di record e altrettanto rapidamente disgregatosi: quello dei Mongoli (1206-1368).
Certo è che i Mongoli erano dei conquistatori atipici: straordinari cavalieri ed arcieri, sebbene si abbandonassero a distruzioni e massacri spesso insensati, erano piuttosto tolleranti verso le altre religioni, essendo interessati, soprattutto, a riscuotere imposte.
I Mongoli vedevano di buon occhio il commercio (perché, ovviamente, potevano tassarlo!!) e durante la loro egemonia si costituì una vasta area commerciale protetta e crebbero notevolmente gli scambi tra Oriente e Occidente.
Oltre alla tolleranza religiosa, alla riscossione delle imposte e all'incentivazione del commercio, l'impero dei Mongoli si distinse per l'applicazione della meritocrazia: nell'esercito di Gengis Khan, la ricchezza e/o la nobiltà non contavano...Contava esclusivamente il merito (e stiamo parlando del XIII secolo! ).
Altro particolare curioso, fu la prassi dei trasferimenti degli amministratori pubblici: poiché i Mongoli non erano bravi nell'arte di amministrare lo Stato, i funzionari più capaci venivano trasferiti all'occorrenza, favorendo in questo modo la diffusione del sapere ed il contagio culturale.
Forse è azzardato affermarlo, ma per molti aspetti l'impero mongolo rompe con il sistema feudale e presenta alcune caratteristiche dell'età moderna.
Perché cadde? Da un punto di vista prettamente storico, la rivolta della Cina che portò all'instaurazione della dinastia dei Ming segnò la crisi dell'impero mongolo, ma probabilmente la risposta è nella citazione che apre il post odierno: governare è più difficile che conquistare.

Nessun commento:

Posta un commento