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mercoledì 1 febbraio 2012

I sogni son desideri..

E chi non se lo ricorda il famoso ritornello della canzone di Cenerentola!!!
Però oggi parleremo di Sigmund Freud che ha avuto il merito di portare lo studio dei sogni nel campo scientifico. Naturalmente, il problema dell'interpretazione dei sogni è una cosa che ha sempre affascinato l'uomo sin dall'antichità, tuttavia è con Freud che questo tema viene messo al centro dell'attenzione nella psicoanalisi.
Come per Cenerentola, anche per Freud i sogni son desideri, o meglio, desideri inconsci che emergono durante il sonno, in quanto quando dormiamo il potere di inibizione della coscienza è più debole.
Freud distingue il contenuto manifesto del sogno dal contenuto latente, ossia a cosa effettivamente il sogno si riferisce: secondo la sua teoria, poichè, per l'appunto, molti di questi desideri non sono accettati dalla nostra coscienza, vengono "mascherati" in modo da eluderne la censura e soddisfare così questo bisogno nascosto del nostro io.
Beh, aggiungerei che ai tempi di Freud non c'erano Internet, twitter, facebook, il telefonino e  tutte quelle cose che ci costringono a correre come pazzi e che probabilmente rendono ancora più frammentari quei "residui psichici diurni" (ossia impressioni non completamente elaborate) da cui spesso, secondo Freud, i sogni traggono origine.
Dei sogni abbiamo già trattato in questo blog, scomodando Calderón de la Barca y Russell; a questo punto mi permetto di segnalare una bellissima canzone di Roberto Vecchioni, dedicata a tutti i sognatori: sogna ragazzo sogna .

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