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mercoledì 8 febbraio 2012

Il tempo perduto ed il tempo ritrovato

Lasciamo per un momento gli eventi tragici del XX secolo e rituffiamoci nella letteratura. 
Come avrete sicuramente indovinato, stiamo per parlare del'opera monumentale di Proust, "Alla ricerca del tempo perduto". E' un'opera che abbraccia il periodo che stiamo trattando e che va dall'affaire Dreyfus alla prima guerra mondiale.
L'elemento centrale dell'opera è la solitudine dell'essere umano:

I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell’affievolirsi, li allenta; e, nonostante l’illusione di cui vorremmo essere le vittime, e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L’uomo è l’essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in sé medesimo, e che, se dice il contrario, mentisce.

Nel momento in cui ci si accorge che la vita è fatta anche di solitudine e sofferenza, inizia la ricerca del tempo perduto, che poi non è altro che un viaggio della speranza per recuperare la felicità passata.
Per Proust, però, non è impossibile ritrovare il tempo perduto, a condizione che il mondo che ci ricreiamo sia un mondo letterario, tutto interiore, dove la memoria crea un nuovo tempo, e quindi una nuova verità ed una nuova felicità.
Bello, vero? E' forse per questo che abbiamo tanta voglia di scrivere?
In contrapposizione, però, all'analisi di Proust sulla solitudine umana, voglio riportare questo piccolo poema di John Donne, che era uno dei preferiti di Hemingway (che lo inserì, a mo' di introduzione, in "Per chi suona la campana") ed è anche uno dei miei preferiti:

No man is an island entire of itself; every man 
is a piece of the continent, a part of the main; 
if a clod be washed away by the sea, Europe 
is the less, as well as if a promontory were, as 
well as a manor of thy friends or of thine 
own were; any man's death diminishes me, 
because I am involved in mankind. 
And therefore never send to know for whom 
the bell tolls; it tolls for thee.
Nessun uomo è un'isola; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto; se un ciottolo fosse portato via dal mare, l'Europa sarebbe meno grande, come se si fosse trattato di un promontorio, o della casa dei tuoi amici o della tua; la morte di ogni uomo mi diminuisce, perchè appartengo all'Umanità. Perciò, non mandare mai a chiedere per chi suona la campana; suona per te.


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