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domenica 18 ottobre 2015

Adivina adivinanza...

Previsioni del tempo, oroscopi, sondaggi elettorali, previsioni economico-finanziarie, profezie...Che si guardi nella fatidica sfera di cristallo, si legga la mano, si osservi il volo degli uccelli o si studino le congiunzioni astrali , che si utilizzano sofisticate tecniche di analisi dei dati o si esamino le interiora degli animali, l'arte di predire il futuro ha sempre affascinato l'umanità.
E se da un lato il mestiere dell'indovino ci è sempre piaciuto, sin da quando eravamo bambini, bisogna fare attenzione...Perché non sono tutte rose e fiori.
Cominciamo da Calcante....Vediamo cosa dice Achille, in “Ifigenia in Aulide” di Euripide, a Clitennestra:

Ifigenia in Aulide - Euripide







Che uomo è un indovino, che poche verità e molte menzogne dice, ed è finito, se quello che dice non si avvera?

Già, come ho già scritto in un post precedente, Achille è eroe moderno e quindi non può non essere scettico.
Ed il Pelide fu davvero “profeta” in quanto, almeno secondo una delle versioni sulla morte di Calcante, pare che l'indovino morì a causa di una botta in testa per non aver indovinato quanti fichi avesse un albero!
E non va meglio a Tiresia, altro indovino famoso per noi nostalgici degli studi classici, che Dante mette all'Inferno tra i fraudolenti (canto XX versi 41-45).

Vedi Tiresia, che mutò sembiante
quando di maschio femmina divenne
cangiandosi le membra tutte quante;

e prima, poi, ribatter li convenne
li duo serpenti avvolti, con la verga,
che riavesse le maschili penne.

Già, Tiresia, secondo il mito, fu cambiato in donna perché, vedendo due serpenti che si accoppiavano, uccise la femmina e tale rimase per 7 anni finché, trovandosi di fronte alla stessa scena, uccise il maschio e tornò uomo. Ebbe il dono della profezia da Zeus, dopo esser stato accecato da Era per aver rivelato il segreto del piacere femminile.
E che dire di Cassandra, che aveva il dono di predire il futuro e, al tempo stesso, era condannata a non esser mai creduta?
E gli esercenti dell'arte divinatoria non vengono risparmiati, ovviamente, dal mordace Esopo...

Indovino - Esopo

















Un indovino si era seduto in piazza e guadagnava denaro. All'improvviso, essendo venuto da lui un tale e avendogli annunziato che le porte della sua casa erano state forzate e che tutto quello che c'era dentro era stato portato via, sconvolto si alzò in piedi e gemendo corse a casa a constatare l'accaduto. Avendo assistito alla scena uno dei presenti disse:” O tu, che annunzi di prevedere le cose degli altri non sai presagire le tue?”
Di questo racconto si potrebbe fare monito per quegli uomini che gestiscono con leggerezza la propria vita e cercano di fare gli indovini delle cose che non li riguardano.

Tuttavia, per quanto abbiamo dunque accertato che quella dell'indovino è una vita grama, a volte non possiamo esimerci, quando siamo chiamati in qualità di esperti, dal fare delle previsioni se il potere lo esige.
In tal caso, occorre aguzzare l'ingegno, perché, teniamolo sempre a mente, i potenti non tollerano né gli ambasciatori latori di cattive nuove né i vati con profezie nefaste ed è meglio fare come quell'astuto indovino che, di fronte al presagio di una sorte funesta per la casa reale, seppe ribaltarne la prospettiva e disse al re che sarebbe sopravvissuto felicemente a tutti i suoi figli.

Alla prossima.

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