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sabato 14 giugno 2014

Barba o capelli?

Ogni tanto abbiamo bisogno di una “spuntatina” ai nostri capelli, pochi o tanti che siano.
Già, oggi parleremo di un altro di quei mestieri che esistono dall'alba della civiltà e che hanno avuto, perfino, un passato glorioso.
Se Figaro fu destinato ad imperitura gloria dall'opera di Rossini, nel Medio Evo l'ordine raggiunse il suo massimo riconoscimento: i barbieri praticavano infatti la chirurgia, come il film “The Physician” (“Il medico”), di Philipp Stölzl (2013), ci ricorda: il sapere di Ippocrate e Galeno era stato quasi rimosso in Europa e, di fatto, la chirurgia veniva demandata a dei barbieri viaggiatori, che avevano solo delle nozioni rudimentali mentre,  invece, in Oriente fioriva la Medicina.
E, quando eravate ragazzi, non vi hanno mai minacciato di tagliarvi i capelli mentre dormivate, se vi rifiutavate di andare dal barbiere? Vediamo cosa ci racconta Plinio il Giovane....


Est libertus mihi non illitteratus. Cum hoc minor frater eodem lecto quiescebat. Is visus est sibi cernere quendam in toro residentem admoventemque capiti suo cultros atque etiam ex ipso vertice amputantem capillos. Ubi illuxit, ipse circa verticem tonsus, capilli iacentes reperiuntur. Exiguum temporis medium, et rursus simile aliud priori fidem fecit. Puer in paedagogio mixtus pluribus dormiebat: venerunt per fenestras (ita narrat) in tunicis albis duo cubantemque detonderunt et qua venerant recesserunt. Hunc quoque tonsum sparsosque circa capillos dies ostendit.


Ho un liberto, non privo di istruzione. Con lui riposava, nello stesso letto, il fratello minore. A costui parve di distinguere qualcuno seduto sul letto, che avvicinava alla sua testa dei rasoi e tagliava i capelli dallo stesso capo. Quando si fece giorno lo stesso fu trovato rasato sulla testa mentre i capelli giacevano per terra. In un eseguo intervallo temporale nuovamente un fatto simile fece fede al precedente. Un giovane dormiva insieme a molti altri nella camera dei ragazzi: vennero attraverso la finestra (così egli racconta) due persone vestite di tuniche bianche, rasarono un ragazzo che dormiva e da dove erano venute se ne andarono. Anche questa volta il giorno mostrò il ragazzo rasato e i capelli sparsi a terra.


Già, se i nostri genitori avessero conosciuto questo racconto di Plinio il giovane, a turbare il sonno di bambini e ragazzi, oltre all'uomo nero e al lupo cattivo, ci sarebbero stati i “barbieri fantasma”!
Comunque il barbiere è davvero qualcuno che ci accompagna nella nostra vita e una chiacchierata con lui, una volta al mese, è una piacevole tradizione. Anche se, versione di latino alla mano, non tutti apprezzano...


Tonsores loquaces habentur nec immerito. Olim, cum quidam homo gravis et taciturnus, in tonstrinam venisset et iussisset sibi barba met capillum tonderi, interrogatus a tonsore: “quomodo vis tonderi?” “silentio”, respondit.


Si hanno barbieri chiacchieroni e non per demerito. Un giorno, essendo venuto alla bottega un uomo serio e taciturno e avendo comandato che gli si tagliassero la barba ed i capelli, interrogato dal barbiere: “in che modo vuoi essere rasato?” “in silenzio”, rispose.

Beh, che vi piaccia chiacchierare con il vostro barbiere o meno, la rasatura per oggi è finita, quindi concludiamo con l'immortale: “Ragazzo...Spazzola!!!”



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