Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/

lunedì 23 gennaio 2012

Umano, troppo umano

Prima di parlare dei grandi scrittori russi, vorrei introdurre uno dei più grandi filosofi di sempre, Friedrich Wilhelm Nietzsche. Ricordate il post Facciamo un patto...,, nel quale, facendo anche un paragone tra il dottor Faust e l'Ulisse che Dante mette all'Inferno, avevamo detto che la questione relativa all'accettazione dei nostri limiti umani era tutt'altro che chiusa? 
Beh, Nietzsche  è colui che più di ogni altro teorizza la liberazione dell'uomo da ogni vincolo  per proiettarlo verso le mete più alte. Sicuramente tutti ricordano il "Dio è morto" di "Così parlò Zarathustra",  il "Superuomo" e l'essere "al di là del bene e del male",  nonchè l'accusa, probabilmente ingiusta, di essere un anticipatore del nazismo. Riguardo quest'ultima, è indubbio che il pensiero di Nietzsche fu strumentalizzato dal nazi-fascismo, tuttavia è altrettanto vero che egli non vedesse di buon occhio i nazionalismi e che detestasse l'antisemitismo. Il superuomo di Nietzsche non è l'uomo superiore della razza ariana, ma un uomo senza patria e senza limiti.
Il titolo del post riprende, oltre che il titolo di uno dei suoi scritti, anche il titolo di un'opera di teatro che ho avuto occasione di vedere e che mi piace raccontare per offrire uno spunto di riflessione diverso, "Humano, demasiado humano". 
Quest'opera si propone di raccontare gli ultimi giorni del filosofo. Come sapete, alla fine Nietzsche diviene pazzo. E se invece fingesse? A tutti quanti, grandi pensatori e uomini normali, prima o poi viene la tentazione di far finta di essere matti  (e chi non ha mai cantato Je so pazz di Pino Daniele?)..La follia come difesa, come pretesto per poter dire e fare tutto quello di cui si ha voglia. Il Nietzsche dell'opera è un uomo amareggiato, perchè si rende conto che il suo pensiero sarà distorto e sfruttato per finalità opposte a quelle che si proponeva, e allora "fa il matto": bagna il letto, si impelaga in infinite diatribe (a volte contro la "Chiesa di Roma", altre contro Platone e Socrate)...insomma, prima di chiudere gli occhi ne combina di tutti i colori, facendo disperare le persone che lo accudiscono.
Una sorta di Don Chisciotte, insomma, che, se avete capito come la penso, non era affatto pazzo.

Post collegati: Don Chisciotte Orlando furioso

Nessun commento:

Posta un commento