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sabato 10 dicembre 2011

Arrivano i Picari

Riprendiamo ad attraversare la storia del XVI secolo e partiamo dalla reazione alla crisi provocata dallo scisma di Lutero.
Nel 1545 si tenne il Concilio di Trento, che non riuscì a ricomporre lo scisma ma si dedicò a rispondere ad alcune grandi questioni di dottrina sollevate dai Protestanti e provvide alla riorganizzazione interna della Chiesa Cattolica.
La Spagna divenne il braccio esecutore della Controriforma e fu costituito il Tribunale della Santa Inquisizione che aveva il compito di vigilare sulla "purezza" del sangue spagnolo e cristiano.
"Mala tempora" iniziarono per ebrei (prima) e mori(dopo) che furono espulsi dal paese nel quale vivevano da generazioni; questa azione non sarà però priva di conseguenze: il ceto produttivo si ridusse e così il tenore di vita del popolo.
Ma parliamo della novella picaresca che regala, per l'appunto, il titolo a questo post.
Nel 1554 viene pubblicato El Lazarillo de Tormes (autore sconosciuto) che è per antonomasia la novella picaresca spagnola; questo tipo di novella ha sempre per protagonista un giovane povero che lotta per sopravvivere e guadagnare qualche gradino nella scala sociale.

En este tiempo vino a posar al mesón un ciego, el cual, pareciéndole que yo sería para adestralle, me pidió a mi madre, y ella me encomendó a él, diciéndole cómo era hijo de un buen hombre, el cual, por ensalzar la fe, había muerto en la de los Gelves, y que ella confiaba en Dios no saldría peor hombre que mi padre, y que le rogaba me tratase bien y mirase por mí, pues era huérfano. 
....

paresiome que en aquel instante desperté de la simpleza en que, como niño, dormido estaba. Dije entre mí: verdad dice este, que me cumple avivar el ojo y avisar, pues solo soy, y pensar como me sepa valer

 A quel tempo si fermò a casa nostra un cieco, il quale, sembrandogli che fossi adatto a guidarlo, mi chiese a mia madre, ed ella mi affidò a lui, dicendogli che ero figlio di un brav'uomo che , per innalzare la fede, era morto nella battaglia dell'isola di Gelves, e che ella confidaba in Dio che non sarei divenuto un uomo peggiore di mio padre e che lo pregava di trattarmi bene e di prendersi cura di me, perché ero orfano....

[dopo la burla del toro di pietra del ponte di Salamanca]

Mi sembrò che in quell'istante mi risvegliai dall'ingenuità nella quale, come bambino, ero addormentato. Dissi tra me: costui dice la verità, mi tocca ravvivare l'occhio e stare accorto, poiché sono solo, e pensare come possa farmi valere.

Il picaro è sempre in viaggio e sempre affamato; per procurarsi di che vivere deve arrangiarsi in mille modi e perciò ha più di un conto aperto con la giustizia; è l'anti-eroe, il figlio naturale della Spagna di quei tempi.

Lazarillo ed il cieco
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