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venerdì 9 dicembre 2011

Nel frattempo in Spagna...

Avevamo visto che il 1492 è l'anno della svolta per la Spagna: da quel momento inizierà l'ascesa di questo paese nel panorama delle grandi potenze. Il 1492 è anche l'anno della nascita della lingua spagnola, in quanto viene pubblicata la prima grammatica di "Lengua Castellana" (Antonio de Nebrija): a tutti gli effetti la Spagna diventa Nazione. Dal punto di vista letterario, in questo fine di XV secolo e inizio del secolo XVI non ci sono molte opere degne di nota, se si esclude La Celestina, di Fernando de Rojas: la Celestina racconta la storia d'amore di Calisto e Melibea e si caratterizza per la sua aticipità rispetto all'esaltazione dell'amor cortese proprio di molte opere "politically correct". In realtà il personaggio principale è Celestina, una vecchia prostituta che all'occorrenza è anche lavandaia, fabbricante di profumi e di belletti, rigeneratrice di verginità, ruffiana e fattucchiera; è una lettura semplice e divertente che mi sento di suggerire.

El principio de la locura es creerse sabio ("La Celestina", F. Rojas)

Il primo passo verso la follia è credersi saggio.

Ma la Spagna "di croce e di spada", per il momento, pensa soprattutto a consolidarsi e ad espandersi: in America con la Conquista (a cui dedicheremo in seguito un post) ed in Europa con alleanze matrimoniali. Sotto il regno di Carlos I e di Felipe II, si diceva, nei territori dell'Impero Spagnolo non tramonta mai il sole.

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